L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Con il termine biopolitica si deve intendere non una categoria concettuale astratta, bensì l'attuazione e l'affinamento da parte del potere di pratiche e modalità di controllo, gestione e assoggettamento della collettività. Detto questo, è comprensibile che nasca, in studiosi che hanno dedicato estrema attenzione alle trasformazioni sociali, culturali e politiche della contemporaneità, la necessità "di 'fare il punto' sulla biopolitica", come scrive Marzocca nell'introduzione, il quale peraltro non nasconde il debito degli autori verso Michel Foucault, che a partire dagli anni sessanta ha dato il via a quel tipo di ricerca, da lui stesso definita genealogica, tesa a indagare le dinamiche che conducono tanto all'assoggettamento degli individui quanto al costante tentativo di controllo e valorizzazione della vita. I diversi autori (lodevole ci pare il tentativo di coinvolgere filosofi della politica, antropologi e sociologi) si soffermano su quelle figure peculiari quali "ambiente", "cittadinanza", "controllo sociale", "corpi", "discipline", "stato di eccezione", che hanno determinato, proprio a partire dalla storia recente del ventesimo secolo, un cambiamento sostanziale nel modo di intendere la vita e le politiche necessarie per salvaguardarla, tutelarla, controllarla. A tal proposito, lo stesso Marzocca, soffermandosi sul significato del termine biopolitica, coglie nel segno quando scrive che "storicamente può essere riconosciuta innanzitutto nelle pratiche di governo che tendono a garantire e a rafforzare la salute del corpo collettivo, riferendosi soprattutto a quattro grandi campi di intervento, al centro dei quali si collocano altrettante problematiche cruciali: natalità, morbilità, abilità, ambiente". Lo stesso Foucault parlava di "governamentalità", ponendo in tal modo l'accento non più sul singolo individuo da controllare e assoggettare, ma su un intero sistema sociale che diventa sempre più complesso e ramificato. È con la biopolitica che il corpo sociale si trasforma in "omnes et singulatim".
Gianluca Giachery
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore