Lettere matrimoniali

Lolli: perché mai ho comprato un libro di Lolli? Per regalarlo a mia sorella visto che io non l'ho mai veramente apprezzato considerandolo la versione italiana triste di Leonard Cohen e quella due ottave sopra di Lou Reed. Sì, ma perché leggerlo, allora? Non so. Lette le prime due lettere indirizzate all'incredibilmente amata moglie da ben 36 anni mi ha commosso. Un amore così esclusivo, totalizzante ed essenziale credo sia il sogno (segreto) di ogni donna, in fondo. Un amore copernicano. Che sia tutto vero o no, lo sa soltanto lui, io dico solo che è bello pensare che un uomo possa amare così.

Il cantautore immenso anche se non popolare che ha marchiato con le sue canzoni la mia adolescenza scrive queste "lettere matrimoniali" prendendo le mosse dalla morte della madre. Sono lettere solo in apparenza indirizzate alla moglie, dove presumibilmente invenzione letteraria e cronaca autobiografica si mescolano. Piene di tante e tante cose - figli, famiglia, erotismo, società, Bologna e rapporto con i genitori (la parte che più mi è piaciuta) queste lettere si leggono con piacere e interesse.