Dola De Jong è stata un’autrice olandese. Nata nel 1911 ad Arnhem, nella parte orientale dei Paesi Bassi, da padre ebreo e madre tedesca, sogna inizialmente di diventare una ballerina, nonostante il padre non veda di buon occhio questa sua passione. Dola, ostinata, incomincia a coltivare il proprio sogno, entrando nella Royal Dutch Ballet e pagandosi le lezioni lavorando come giornalista freelance, con lo pseudonimo di Sourit Ballon. Il clima politico intorno a lei inizia però a cambiare e la donna si rende presto conto che i Paesi Bassi non sono più un posto sicuro per gli ebrei. Nell’aprile del 1940, solo poche settimane prima dell’occupazione tedesca, fugge dal Paese e si stabilisce prima a Tangeri e poi, l’anno successivo, a New York. Suo padre, la matrigna e un fratello, che non riesce a convincere a partire con lei, vengono uccisi dai nazisti. Negli Stati Uniti conosce Max Perkins, editor leggendario, e lavora come lettrice e agente. Fa pubblicare grandi nomi della letteratura olandese, da Hugo Claus a Jan Wolkers, oltre al Diario di Anna Frank e scrive lei stessa romanzi per bambini e adulti che riscuotono successo di critica. A lungo dimenticata, nel 1996, a più di quarant’anni dalla prima uscita, la casa editrice Feminist Press ripubblica in traduzione inglese il suo libro più famoso, De Thuiswacht, portato in Italia da La Nuova Frontiera con il titolo L'albero e la vite.
Dola De Jong si è spenta nel 2003 in California all’età di 92 anni.
Fonte immagine: sito web La Nuova Frontiera