(Jena 1735 - Weimar 1787) scrittore tedesco. Compiuti gli studi teologici a Jena, visse dal 1769 a Weimar come professore di ginnasio, guadagnandosi la stima del raffinatissimo ambiente locale. La ricca e disordinata produzione letteraria di M. si ispirò a criteri illuministici, dalla contraffazione dei modelli narrativi dell’inglese S. Richardson nel romanzo Grandison secondo (Grandison der Zweite, 1750-62) ai Viaggi fisiognomici (Physiognomische Reisen, 1778-79), ammirati da Jean Paul. L’opera più importante di M. è la vasta raccolta di Fiabe popolari dei tedeschi (Volksmärchen der Deutschen, 1782-87), tra le quali sono famose quelle che hanno per protagonista Rübezahl, lo spirito del Riesengebirge. Frutto elaborato e complesso di un travaglio letterario, le fiabe di M. dettero, in età romantica, un contributo decisivo alla ripresa dell’interesse per la tradizione letteraria popolare, congiungendosi agli esempi più tardi e più importanti di L. Tieck e degli stessi fratelli Grimm.