"Propr. Mary K. T., attrice statunitense. Dopo studi universitari si dedica alla recitazione, lavorando in soap opera televisive e nei teatri off-off Broadway. Il suo esordio sul grande schermo non passa inosservato: la bionda dark lady di Brivido caldo (1981) di L. Kasdan gareggia nella memoria del cinefilo con le regine del noir classico per perfidia, ma le surclassa per calore erotico. Simbolo di un tipo femminile forte ed emancipato, la sua bellezza vistosa e aggressiva la indirizza verso ruoli fisici (China Blue, 1984, di K. Russell, algida stilista di giorno, sfrontata prostituta di notte), ma, correggendola con una robusta autoironia (è la voce del sexy-cartoon Jessica Rabbit in Chi ha incastrato Roger Rabbit, 1988, di R. Zemeckis), T. si rivela commediante di talento, dalla ingenua scrittrice rosa nello scanzonato pastiche avventuroso All'inseguimento della pietra verde (1984) di R. Zemeckis alla trasognata casalinga che rivive gli anni del college nell'agrodolce Peggy Sue si è sposata (1986) di F.F. Coppola. I suoi ruoli migliori sono quelli nei quali può mostrare la perfidia celata dietro il viso angelico, come la spietata killer innamorata in L'onore dei Prizzi (1985) di J. Huston e la moglie arpia nella commedia nerissima La guerra dei Roses (1989) di D. De Vito. In seguito non trova più ruoli così interessanti, a parte alcuni curiosi ritratti di madri nei suburbi americani (sia satirici: La signora ammazzatutti, 1994, di J. Waters; sia drammatici: Il giardino delle vergini suicide, 2000, di S. Coppola)."