(Málaga 1899 - Città di Messico 1962) poeta spagnolo. Dopo aver frequentato la madrilena Residencia de estudiantes, studiò a Friburgo e a Berlino. Fondò e diresse, con M. Altolaguirre, la rivista «Litoral» (1926-29) e le edizioni omonime, pubblicando alcuni dei libri più importanti della generazione del ’27, di cui lo stesso P. fece parte. Partecipò poi alla attività culturale dei repubblicani, durante la guerra civile, curando tra l’altro - esule in Messico - l’edizione del Romancero general de la guerra española.Nelle prime esperienze della sua poesia, Tempo (Tiempo, 1925) e Ritorno (Vuelta, 1927), ripercorse le orme di R. Alberti. Con Pianto sotterraneo (Llanto subterráneo, 1936), Memoria dell’oblio (Memoria del olvido, 1940) e Giardino chiuso (Jardín cerrado, 1946), a una dolente nostalgia sommò l’angoscia metafisica, espressa sui registri propri della lirica popolare, con apporti surrealistici, ma sempre seguendo un dettato semplice e scarno. Nel 1954 P. pubblicò una scelta della sua opera, Antología (1923-1953), e nel 1957 Fiume naturale (Río natural); la raccolta Segni dell’essere (Signos del ser, 1962) apparve postuma.