Compositore tedesco. Dal 1919 al '23 frequentò alla Musikakademie di Vienna i corsi di composizione di Schönberg, che lo ebbe fra gli allievi più cari e ne influenzò la prima produzione. In seguito, dopo essersi trasferito a Berlino e aver aderito al partito comunista, assunse una posizione ostile, se non espressamente a Schönberg, certamente alla dodecafonia e alla musica moderna in genere, giudicandola l'estrema manifestazione della decadenza ideologica del capitalismo. Nel 1933 dovette lasciare la Germania e si stabilì prima a New York e poi a Hollywood. Dal 1948 visse nella Repubblica Democratica Tedesca, dove non si stancò di propugnare una concezione sociale della musica, rivendicando in pari tempo allo sviluppo dei materiali musicali e dei processi di percezione artistica una certa autonomia rispetto allo sviluppo ideologico-politico. Espose le sue idee in numerosi saggi e articoli (in italiano si veda la raccolta Musica della rivoluzione, Milano 1978). Stretto collaboratore di Bertolt Brecht, compose le musiche per La linea di condotta e La madre (1930), Teste tonde e teste a punta (1935), Terrore e miseria del Terzo Reich, Vita di Galileo, Schweyk nella seconda guerra mondiale; scrisse inoltre canzoni politiche, Lieder (molti ancora su testi di Brecht), composizioni corali e sinfonico-corali (tra cui la Deutsche Sinfonie, 1937), cantate (fra cui Die Teppichweber von Kujan-Bulak, 1957), varia musica da camera e per film. In collaborazione con Th.W. Adorno scrisse il libro La musica per film (1947, trad. ital. 1975).