(Sandbach, Cheshire, 1893 - Cambridge 1979) critico letterario inglese. Docente di letteratura inglese a Cambridge e poi alla Harvard University, è considerato il principale animatore (con F.R. Leavis e W. Empson), della cosiddetta «scuola di Cambridge» che realizzò, negli anni Venti e Trenta, l’auspicata partecipazione diretta del mondo accademico all’evolversi della situazione letteraria. La nuova critica nasceva come reazione all’«impressionismo» della critica di fine secolo (rappresentato specialmente da W. Pater). Dopo i primi saggi (in collaborazione con lo storico J. Wood e lo psicologo C.K. Ogden, Fondamenti dell’estetica, Foundations of aesthetics, 1922; e con Ogden, Il significato del significato, The meaning of meaning, 1923) pubblicò I fondamenti della critica letteraria (Principles of literary criticism, 1924) e La critica in atto (Pratical criticism, 1929), che hanno grande rilievo nella storia della critica letteraria moderna per le teorie sulla funzione della poesia e per il metodo di lettura dei testi, più tardi sviluppati nel movimento detto «new criticism». Oppositore lucido e conseguente del romanticismo e dell’idealismo, fautore di un positivismo logico che considera il fatto artistico come un mero dato dell’esperienza, R. è noto anche come poeta (Arrivederci Terra, e altri poemi, Goodbye earth, and other poems, 1958; Schermi, e altri poemi, Screens, and other poems, 1960).