(Niigata 1906 - Tokyo 1955) scrittore giapponese. Esordì nel 1931 con i racconti, ispirati alle storie dell’assurdo di Poe, Il professor Vento (nt), Dalla cantina nella tormenta (nt) e l’autobiografico Elogio del mio paese (nt), in cui alla solitudine umana oppone un senso del burlesco, del macabro e un forte cinismo, mettendo in luce quella ricerca di uno spessore esistenziale che caratterizza tutta la sua opera. Nel saggio Trattato sulla decadenza (1946, nt) critica aspramente il sistema imperiale come entità fagocitante l’individualità del singolo. Dello stesso anno sono L’idiota (nt), prima di una serie di opere ispirate alla sua esperienza della guerra, e il breve racconto autobiografico Pensieri di pietra (nt). Tra i suoi romanzi, essenzialmente di genere poliziesco, va ricordato Omicidi privi di continuità (1948, nt); tra i racconti, di sapore leggendario, le raccolte Il Gran Consigliere Murasaki (1939), Sotto la foresta di ciliegi in fiore (1947), La principessa Yonaga e Mimio (1952).