Nato il 7 docembre 1913 in una famiglia della borghesia cattolica di Bruxelles, Paul Nothomb aderisce, lo stesso annno in cui entra all'accademia militare, al Partito Comunista. Ha diciotto anni - "Avevo scelto il marxismo attraverso Nietzsche e la rottura con il mio ambiente". A ventitré anni è commissario politico nella squadriglia comandata da André Malraux che farà di lui il personaggio di Attignies nel suo La speranza. Nel Silenzio dell'aviatore, uno dei suoi romanzi che testimonia della sua attività durante la Guerra di Spagna, Paul Nothomb renderà omaggio all'amico Malraux dipingendolo sotto i tratti di Réaux.
Parte di quei resistenti detti "della prima ora", Paul Nothomb cade nelle mani della Gestapo nel 1943; non resite alla tortura e fornisce dei nomi ai suoi aguzzini. Nel suo romanzo, Le Délire logique, evoca quel dramma che, al momento della Liberazione, lo porterà a essere condannato a otto anni di prigione.
Riabilitato nel 1948, si trasferisce in Francia e comincia una carriera di scrittore pubblicando sotto lo pseudonimo di Julien Segnaire dei romanzi che ammirano dei critici molto diversi come Roger Nimier e Rogers Stéphane.
Nello stesso periodo scopre il Diario di Kierkegaard, che lo spinge alla lettura della Bibbia. Durante sette anni, prepara alla Sorbona un dottorato in ebraico. Questo approccio fa di lui un esegeta più precisamente vicino alla Genesi. Les Récits bibliques de la Création, Les Tuniques aveugles, Eve dans le Jardin, La gloire de la femme sono tutte opere che si scontrano con le tradizionali letture della Bibbia.
Quella proposta da Nothomb si appoggia non su una concezione religiosa del Libro, ma su un approccio del testo a partire da un'analisi linguistica. Questa nuova lettura, che si può direessere messa in questione da una ventina di secoli di esegesi, se per alcuni è una "opera di purificazione delle nostre mentalità e della nostra cultura", non è affatto accettata da altri. Fino alla fine Nothomb sosterrà le sue tesi, il cui essenziale, diceva, si lega al "ruolo della donna".
Per Nothomb, quel ruolo è "centrale" nell'origine del mondo e nella sua evoluzione; Eva non è stata cacciata dal Paradiso, ma ha semplicemente, e per amore, seguito Adamo, l'uomo che Dio ha cacciato. Paul Nothomb non nascondeva di voler far vacillare "il principale fondamento della misoginia che impregna le religioni del Libro, e le società che lo riconoscono come un testo fondatore".
Senza trascurare il carattere escatologico del suo lavoro di esegeta - "non siamo fatti per la morte, ma per l'immortalità dell'Adamo che ci sarà restituito" - l'ha voluto anche come un inno alla libertà.
(dal sito della casa editrice Keller)