Štepán Zavrel amò il disegno fin da bambino. Dopo la maturità, lavorò come disegnatore di cartoni animati in uno studio d'animazione, proseguendo i suoi studi all'Accademia di Arti cinematografiche di Praga. La situazione politica dell'epoca e la dura vita a cui era costretto chi viveva dietro la Cortina di ferro lo portarono a lasciare il suo Paese, attraverso una fuga che lo condusse in una prigione jugoslava e in campo profughi triestino, prima di approdare a Roma. Si spostò a Monaco e a Londra per alcuni anni, dopodiché decise di acquistare una casa a Rugolo, piccolo paese in provincia di Treviso. Grazie a Zavrel Sarmede è diventato un centro conosciuto e frequentato da artisti provenienti da ogni parte del mondo e, a partire dal 1983, sede dell'ormai celebre Mostra Internazionale d'Illustrazione per l'Infanzia. All'inizio degli anni '70, a Zurigo, Zavrel fondò insieme a Otakar Bozejovsky von Ravenoff la casa editrice Bohem Press, per la quale svolse fino alla sua morte il ruolo di direttore artistico. Le sue opere, realizzate a partire dagli anni '60, sono state pubblicate in tutto il mondo.