La Tartaruga è una casa editrice italiana ideata da Laura Lepetit, nata nell’ambito dell’esperienza della libreria Milano Libri rilevata a metà degli anni Sessanta dalla Lepetit con Anna Maria Gandini, e dedicata interamente a opere scritte da donne.
Nel 1975, la Lepetit decide di fondare la casa editrice: «Avevo appena letto Le tre ghinee di Virginia Woolf e scoperto con stupore che nessuno lo aveva ancora tradotto. Lo faccio io, decisi. La Tartaruga è nata così». Nel 1975 nasce anche la Libreria delle donne di Milano, a cui Laura Lepetit e La Tartaruga sono molto legate. Laura Lepetit vuole pubblicare solo «una serie di libri che dimostrassero come la scrittura delle donne avesse un suo percorso, una sua importanza, un suo diramarsi in certi temi» perché «anche la letteratura fa parte del pensiero delle donne. Questa era la tesi di fondo».
Pubblica tra le tante - grazie anche al supporto di amiche e socie come Martina Vergani e Mariuccia Mandelli – opere di Virginia Woolf, Gertrude Stein, Grace Paley, Doris Lessing, Alice Munro, Margaret Atwood, Ivy Compton-Burnett, Nadine Gordimer, Barbara Pym, Anna Banti, Paola Masino, Gianna Manzini, Francesca Duranti, Silvana Grasso, Silvana La Spina, e la saggistica femminista prodotta dal gruppo Diotima.
Nel 1997 la casa editrice viene venduta alla Baldini & Castoldi.
Dal 1998 al 2017 si interrompe l’attività, che riprende quando entra a far parte de La nave di Teseo.
Nel 2021, a seguito della morte della fondatrice Laura Lepetit, Elisabetta Sgarbi (direttrice generale de La nave di Teseo) annuncia l'intenzione di rilanciare La tartaruga, nominando la scrittrice Claudia Durastanti nuova curatrice del marchio.
«La Tartaruga inizia un nuovo corso ne La nave di Teseo. Abbiamo pensato che non bastasse rispettare l’impronta femminile e femminista data dalla sua fondatrice e abbiamo inteso chiedere a Claudia Durastanti di diventare, della Tartaruga, curatrice editoriale, assieme a me – ha dichiarato Elisabetta Sgarbi -. La nuova Tartaruga pubblicherà quattro-cinque titoli l’anno, e spazierà tra i generi (narrativa, saggistica, memorialistica, poesia). Inizierà sottolineando la continuità con La nave di Teseo, con due autrici apparentemente distanti come la canadese Anne Carson e la colombiana Pilar Quintana.»
«È un momento vivace per l’editoria femminista: non solo assistiamo al recupero di molti testi scritti da donne, ma è più visibile l’attività di traduttrici, editor e redattrici che fanno i libri. A differenza degli anni in cui Laura Lepetit ha fondato La Tartaruga con il sostegno di una comunità di militanti e intellettuali, oggi una casa editrice con questa vocazione per fortuna non è più una realtà solitaria. Tuttavia, per evitare di disperderne i significati, bisogna continuamente ridisegnarne i confini e tracciare nuove rotte. Una via possibile è scegliere dei classici contemporanei. La memoria letteraria è come una marea: quando le acque dell’attualità e delle mode si ritirano, riappare il fondale, e lì vediamo ciò che si è depositato, il testo che è rimasto. Oggi i libri della Tartaruga aspirano a essere bellissimi residui su uno strato oceanico, misteriosi e semplici allo stesso tempo.» - Claudia Durastanti, curatrice La Tartaruga