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Anno edizione: 2019
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Pinar è una sociologa, femminista e antimilitarista turca. Ha vissuto ad Istanbul finché è stata costretta all’esilio, per un reato che non ha commesso. Nel luglio 1998 viene accusata di aver messo una bomba al Mercato delle Spezie, quando invece l’esplosione è stata accidentale. Ad oggi Pinar vive in Francia, dove ha ottenuto asilo politico. Questo breve libro ha lasciato un segno profondo in me, tanto che credo di leggere molto presto anche gli altri libri scritti da Pinar. Non conoscevo la sua storia finché non mi è capitato tra le mani questo libro che mi ha spinta a saperne di più. Pinar è un esempio di coraggio e forza, la testimonianza che troviamo in questo libro è sconvolgente. L’autrice è stata privata, di punto in bianco, della città che ama ed in cui ha sempre vissuto. Ha lasciato famiglia, amici, abitudini, posti a lei cari. A volte non bisogna scoraggiarsi ma rimboccarsi le maniche e ripartire, anche dal nulla.
In pochi conoscono Pinar selek, lei è una sociologa, attivista femminista, scrittrice di origini turche. La sua vita è un intero romanzo, è stata ingiustamente Coinvolta in un processo per attentato terroristico all'interno del mercato delle spezie di istanbul, quando invece l'esplosione è stato accertato che era avvenuta per cause accidentali punto da più di 15 anni Pinar porta avanti la sua lotta, ma a causa dei suoi progetti per scavare a fondo nella questione curda, il genocidio armeno, lo Stato turco non fa altro che tenerla lontana dalla propria patria. Ormai Pinar è in esilio da più di 8 anni, ma continua a portare avanti i propri ideali, e le proprie lotte in giro per l'europa. Ha scritto vari libri tra cui lontano da casa, in cui ha racchiuso i propri pensieri sull' esilio, sul carcere. Delle riflessioni straordinarie di una donna straordinaria!
Pinar Selek è nata ad Instabul nel 1971. Sociologa, femminista, attivista, anti – militarista, scrittrice. Passa molto tempo per le strade della sua città con bambini e adolescenti senza fissa dimora, transessuali e travestiti per testimoniare la loro lotta contro la violenza della polizia e dei nazionalisti. Nel ’98 viene arrestata con l’accusa di aver fatto esplodere una bomba. Nel 2001 viene rilasciata e nel 2009 viene esiliata dalla Turchia. “Lontano da casa” è la testimonianza intima, sentita ed intensa dell’autrice, delle difficoltà dell’esilio, dei suoi dolori e delle sue paure. Testimonianza unica e commovente.
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