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Anno edizione: 1991
Anno edizione: 2014
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Fu un incontro micidiale e memorabile, quello fra la scrittura di Giorgio Manganelli e la realtà di tutti i giorni. Il fiammeggiante teorico della letteratura come essere autosufficiente e barricato in se stesso contro ogni pretesa della realtà investiva ora con temerarie incursioni ogni sorta di plaghe del mondo circostante – oltre tutto scegliendole dispettosamente fra quelle meno frequentate dalla letteratura.
Il calcio, la scuola, l’astrologia, la Chiesa, il conformismo, gli intellettuali progressisti, la caccia, la televisione, la nevrosi da traffico, il turismo di massa, il cinema, l’università, il divorzio, lo spionaggio telefonico… Ma anche: il Duomo di Milano, un congresso di appassionati della cremazione, il Corano, un trasloco, i rapporti fra sesso e politica… Si direbbe che quasi ogni luogo deputato del cicaleccio serioso venga scompigliato e scompaginato in modo irrimediabile da questi futili corsivi. Come quando lo sguardo di Manganelli, fedele erede dell’«orfano sannita», questo essere espunto dalla storia, che continua a osservarla con il puntiglio del fantasma, comincia a vagare per il Louvre – e la penna annota: «Il Louvre vuole essere tutto, e forse è veramente tutto. Lo si percorre non senza orrore, come un ospedale di mendicità, un cronicario di capolavori incurabili».
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Un Manganelli piu' sornione e letterariamente piu' leggero, sempre corrosivo, sarcastico, velenoso e illuminante, anche in questa sua versione giornalistica.
"L'importante è perdere". G.M.
Che scrittore! Si tratta di vari pezzi che M. scrisse per il Tempo, l'Espresso e il Qundici. La prosa l'ho trovata ironica, pungente e attualissima ( ad esempio Politica e Sesso), molto belli i pezzi sulle città d'Italia. Sinceramente l'ho letto nella 1 edizione "Supercoralli" Einaudi (più economico dell'attuale Adelphi), infatti non sono per niente d'accordo con la politica dei prezzi che adotta Adelphi (vabbè... è un altro problema che non c'entra col libro) Scusate...buona lettura.
Recensioni
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