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Il male naturale
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Il male naturale - Giulio Mozzi - copertina
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male naturale

Descrizione


Pubblicato originariamente nel 1998, accolto da una ventata di polemiche, e velocemente sparito dagli scaffali delle librerie, "Il male naturale", il più "sporco" e informe tra i libri di Giulio Mozzi, è diventato pian piano, negli anni, grazie all'affetto e alla tenacia di un manipolo di lettori, un autentico libro di culto. Ne "Il male naturale" Giulio Mozzi dispiega ancora una volta il suo sguardo attentissimo, quasi prensile, capace di farci apparire arcani e stupendi gli oggetti e le situazioni della vita più quotidiana. Solo che qui, in questo libro, lo sguardo penetra nei corpi, nella carne, nel sesso, e ci mostra come tutto ciò che è alla radice della gioia umana - la vitalità del corpo, la soddisfazione della carne, l'entusiasmo del sesso - a un'osservazione ravvicinata e meticolosa può apparire abitato dal male. Non un male morale, un male che sia colpa di qualcuno: ma un male naturale, costitutivo del nostro essere. Una nuova postfazione, scritta da Mozzi appositamente per questa edizione, racconta le disavventure nelle quali si può incorrere perché si è cercato di guardare ciò da cui tutti preferiscono distogliere lo sguardo. E un saggio di Demetrio Paolin mostra come la pratica di guardare l'inguardabile sia nient'altro che una pratica religiosa.
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Dettagli

2011
1 gennaio 2011
224 p., Brossura
9788896999011

Valutazioni e recensioni

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Recensioni: 4/5
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Il recensore ignoto
Recensioni: 5/5
Giulio Mozzi è uno dei più grandi scrittori italiani di racconti

Giulio Mozzi è uno dei più grandi scrittori italiani di racconti, viventi e no. Chi ama i racconti, non può non leggere Il male naturale - come del resto tutti le sue raccolte e lavori. la prosa sempre interessante, pulita, mai noiosa, ma sempre vivace. Gli spunti unici e intelligenti fanno di ogni suo lavoro un testo unico. Se lo Strega fosse ancora un premio degno, Giulio Mozzi lo avrebbe già vinto.

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EC
Recensioni: 3/5

Non si fa apprezzare tanto per lo stile, dominato dalla reiterazione e dal lessico piano, quanto per il contenuto. L'autore firma un pugno di racconti, anche in forma di versi, dominati dal tema del male. Il male "naturale", per Mozzi, è esclusivamente legato al corpo e al comportamento, non ha dimensione etica né morale. Di qui scaturiscono narrazioni talvolta sgradevoli e disturbanti, molto personali. In coda al volume, la ricostruzione delle vicende che portarono all'accusa di oscenità il racconto "Amore" e alla relativa interrogazione parlamentare.

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walter white
Recensioni: 4/5

“Il male naturale” dice già tanto. C’è questa cosa che è il “male”, che tutti conosciamo e che ci sforziamo di relegare in un angolo della nostra esistenza; poi c’è “naturale”, della natura, normale. Terminata la lettura, la sensazione è stata quella di aver assistito a una rappresentazione teatrale, o a un film: la scrittura senza fronzoli, realistica, a tratti ipnotica è riuscita a farmi vedere i personaggi in maniera sfuocata: assolutamente credibili e allo stesso tempo contenitori di volti che conosco; Leggendo le prime righe mi sono trovato dentro una storia già iniziata e chiudendo il libro ho avuto la certezza che la storia non fosse terminata, ho raccolto una serie di indizi ma non uno svolgimento tendente a un finale rivelatore, le verità sono sparse lungo le righe e forse messe in discussione da altre righe. Si tratta di una serie di racconti con “il male” come comun denominatore; il male non viene glorificato, né reso sensazionale, né giustificato, né analizzato alla ricerca della sua origine. Il male viene descritto. I racconti parlano di un male basico, a volte banale, privato, quotidiano, a volte universale, perpetuo, violento. Il male è: pus, malattia, bitorzoli, tradimenti, incomprensioni, prigione, pazzia, dolore, decadimento, smarrimento, solitudine, desiderio proibito, senso di colpa, inadeguatezza, insito nella carne, da questa parte e a questa ritorna, il male è presenza costante, ha a che fare con la perdita, il male ci viene addosso e dentro e intorno ed esserne consapevoli non aiuta a eliminarlo, forse aiuta a conviverci. Leggere questi racconti e considerarli minuscoli granelli di esistenze vere, ci costringe a guardare la realtà, a guardarci dentro: troveremo il male intorno a noi e dentro noi. Credo che questa raccolta di racconti sia destinata a balzare continuamente agli onori della cronaca, si assopirà, si sveglierà, arriverà a diverse persone, mai tantissime, si assopirà nuovamente, si sveglierà ancora… nel bene e nel male(naturale)

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Conosci l'autore

Giulio Mozzi

1960, Camisano Vicentino

"Mi chiamo Giulio Mozzi. Sono nato il 17 giugno 1960 ed abito a Padova. Ho pubblicato alcuni libri di racconti, alcuni libri (anche per le scuole) sull’insegnare a scrivere, e alcune raccolte di racconti e scritti di giovani autori. Non ho mai desiderato essere uno scrittore; e non lo desidero neanche adesso. Ho scritto il mio primo racconto il 17 febbraio 1991, all’età di 31 anni: si trattava dì una lettera alla mia migliore amica, vittima di un furto, nella quale fingevo di essere il ladro e di voler restituire alcuni oggetti cari. La migliore amica mi scrisse (lei era a Londra, all’epoca). «Carino, quel racconto che mi hai mandato». Così realizzai di aver scritto un racconto. La mia unica intenzione era stata di consolare la mia mìgliore...

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