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"Si deve imparare ad amare". In questo imperativo nietzscheano si potrebbe sintetizzare, - in una formula -, il senso dell’ascesi letteraria di Schneider, in cui la fiducia, nel senso della con-fidenza, della fede che lega, fiducia negli altri e in se stessi, diventa l'arte più difficile da apprendere . "Degni di fede", in quanto amore incondizionato e potente, "oltre-umani" e, in questo senso, “angelici”, sono tutti i personaggi di Schneider, ma ancora “umani troppo umani” finché non si conosce Maudi, che forse un "angelo del fuoco" sembra esserlo davvero –resta un mistero. Potenza di un amore che sconvolge le vite di chi incontra, richiamandole all'autenticità di un bene superiore ad ogni motivo e ragione e giustificazione. Un bene incondizionato e per questo “scandaloso”. “Nell’amore si cade e se ne è liberati”, e “sbagliare per amore”, commettere ancora gli stessi errori per uno slancio irriflesso di fiducia nel mondo, un mondo che, in fondo, non si lascia mai padroneggiare; perché di queste vite si potrebbe ben dire che sono vinte sin dal primo istante della loro nascita. Passano attraverso i loro destini, non li compiono o agiscono, “camminando sull’aria”, non toccano mai terra. Che, poi, sia anche il sogno dell’anima gemella, in cui Sigfrido da sempre conosce Brunilde, e in cui il caso ha i segni della certezza delle leggi naturali di ogni incontro, in cui amore e abbandono, nella loro estrema vicinanza, sono i simboli di un’estrema solitudine, che può diventare infinta vicinanza e comunanza umana, - per cui forse soltanto la musica, che accompagna costantemente questa scrittura, può spiegare il senso di ciò che accade con assoluta verità e fedeltà-, significa “credere, senza prove, che l’aria tiene veramente”.
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