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Anno edizione: 2020
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Attraverso la narrazione di 15 episodi lo scrittore di questo libro ci porta a ripercorrere gli anni della crisi economica in Grecia, focalizzandosi principalmente nel periodo che va tra il 2010 e il 2015, momento topico della crisi. Gli episodi danno solo l'idea di quello che il popolo greco ha dovuto subire in conseguenza degli “aiuti” della cosiddetta Troika ovvero la Banca Centrale Europea, la Commissione Europea e l'onnipresente Fondo Monetario Internazionale, aiuti che in teoria avrebbero dovuto salvare la Grecia dal default. In pratica i fatti hanno dimostrato ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, che le politiche economiche di aiuto della Troika erano intese unicamente a salvaguardare gli investimenti delle Banche e dei fondi comuni di investimento, poco importava se questo doveva portare al dissanguamento del popolo greco. L'ennesima dimostrazione che queste politiche di “salvataggio” si rivelano una vera e propria maledizione per i popoli che le subiscono. A questo punto sarebbe stato meglio per il popolo greco dichiarare il default e la conseguente uscita dalla Comunità Europea. Diversamente pur essendo ufficialmente uscito dalla crisi, per decreto della stessa Troika, il popolo greco si è ritrovato nelle condizioni generali di vita peggiori di quelle ante crisi, con più disoccupati, un pil nazionale diminuito di un terzo, la perdita di una parte consistente del patrimonio nazionale e ancora un debito non indifferente da pagare ma quel che è a mio parere è ancor peggio, è che si ritrova prigioniero di una Comunità Europea che per così com'è oggi, somiglia più a una” Gang finanziaria di speculatori ” che a una vera comunità fraterna di popoli. Si potrebbe dire “meglio poveri ma liberi che poveri e schiavi.” Lettura scorrevole, un po' avvilente nella costatazione degli atti di ingiustizia perpetrati nei confronti di una nazione e dei suoi cittadini. Un buon libro, lo consiglio.
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