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si tratta di nove racconti/reportages scritti da diversi scrittori italiani, su vari luoghi in cui "medici senza frontiere" opera. se ho ben capito, gli scrittori sono stati invitati a dare un'occhiata di persona, e ne hanno tratto chi un vero racconto, chi un insieme di impressioni, tutte oneste e con molto cuore (o così mi è parso). Credevo che il libro parlasse dell'operato dei medici, che invece rimane marginale, ciò che risalta sono appunto questi mondi al limite, a volte veri schiaffi in faccia. Spesso lontani, ma anche dietro l'angolo. Mi ha colpito molto, fatto pensare al modo in cui lavorano le ONG e MSF in particolare.. senza mai schierarsi, anche la dove non farlo sembra connivenza, perchè è l'unico modo di aiutare tutti
Raccolta di racconti editi da Feltrinelli la cui prima edizione (2008) cade nel trentasettesimo anno di attività di Medici Senza Frontiere. Un libro per parlare del lavoro di questa importante organizzazione umanitaria di soccorso medico attraverso la testimonianza di nove importanti autori italiani che attraverso i loro racconti e le loro differenti sensibilità ci descrivono il lavoro di MSF ai "quattro angoli del mondo". I testi che compongono la raccolta sono: "La normale vita di Naing Nay" di Alessandro Baricco (Thailandia); "C'era una volta l'AIDS" di Stefano Benni (Accesso ai farmaci); "Sommarie informazioni a Bogotà" di Gianrico Carofiglio (Colombia); "Bungee-jumping a Takeo" di Mauro Covacich (Cambogia); "Una persona alla volta " di Sandrone Dazieri (Somalia); "Il risveglio di Roxana" di Silvia Di Natale (Pakistan); "Mundele" di Paolo Giordano (Repubblica Democratica del Congo); "Medici di se stessi " di Antonio Pascale (Brasile); "Condom Butterfly" di Domenico Starnone (MSF in Campania - Progetto di accesso alle cure per prostitute) i disegni invece sono di Emilio Giannelli.
si tratta di nove racconti/reportages scritti da diversi scrittori italiani, su vari luoghi in cui "medici senza frontiere" opera. se ho ben capito, gli scrittori sono stati invitati a dare un'occhiata di persona, e ne hanno tratto chi un vero racconto, chi un insieme di impressioni, tutte oneste e con molto cuore (o così mi è parso). Credevo che il libro parlasse dell'operato dei medici, che invece rimane marginale, ciò che risalta sono appunto questi mondi al limite, a volte veri schiaffi in faccia. Spesso lontani, ma anche dietro l'angolo. Mi ha colpito molto, fatto pensare al modo in cui lavorano le ONG e MSF in particolare.. senza mai schierarsi, anche la dove non farlo sembra connivenza, perchè è l'unico modo di aiutare tutti.
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