La morte del prossimo
Luigi Zoja
- EAN: 9788806200244
8° nella classifica Bestseller di IBS Libri - Psicologia - Teoria psicologica e scuole di pensiero - Psicologia analitica e junghiana
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Recensioni dei clienti
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Libro estremamente interessante, stupendamente scritto, molto attuale e straordinariamente vero. Zoja, uomo evidentemente coltissimo, pensa con la propria testa e propone tesi ben argomentate che fanno riflettere chi prova a fare altrettanto. L'attualità di alcune tesi, come la dinamica del farsi e poi cancellarsi i tatuaggi, sintesi del fittizio avvicinamento e poi dell'allontanamento del prossimo perfino dalla propria pelle, è davvero illuminante. Libro complesso, la prima parte molto agile e attuale, la seconda più sofisticata.
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Un ottimo libro, che fa' molto riflettere sul concetto del "prossimo", Gesù ci dice: ama Dio e il prossimo tuo come te stesso. Nietzsche sostiene che Dio è morto, e in questo libro, l'autore sostiene che se Dio è morto, anche il prossimo "inteso come colui che ci è più vicino" è morto, giocando su termini come "in un epoca di globalizzazione e di internet, vi sia una distanza del vicino e una vicinanza del lontano" in una sorta di alternanza tra prossimità e distanza da una parte, e bene e male dall'altra Tratta argomenti che anno attraversato tutto il XX secolo e l'inizio del XXI. Dalla fratellanza che si instaurava all'inizio della prima guerra mondiale, tra i nemici, che in trincea la notte di Natale (1914) smettevano di combattersi, ed in una sorta di tregua sistemavano tavolini giocando a carte e bevendo assieme , per poi trasformarsi (1915) in corte marziale e fucilazioni per chi in seguito veniva accusato di fraternizzare con il nemico. Quanto il motto della rivoluzione Francese "liberta, uguaglianza e fraternita" che intendevano unire il prossimo, finiscono per dividerlo entrando in competizione tra loro, l'uguaglianza e fraternita che tendono ad unirsi, con la libertà che invece tende a privilegiare l'individuo.
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Ho apprezzato molto questo breve saggio, va letto con calma, senza fretta, con un occhio rivolto al mondo fuori e l'altro a sè stessi cedendo a un "sano" strabismo...
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Impressionante la lucidità con la quale il tempo che ci troviamo a vivere viene analizzato e spiegato nei suoi meccanisimi. Un testo fondamentale per chi vuole vivere bene con se stesso e con gli altri.
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Condivido il giudizio del compagno di letture Sig.Piero. Personalmente segnalo la notevole (a mio avviso) dimensione dei panorami che si generano in conseguenza dei fenomeni descritti nel libro. Oltre ai paragrafi: Inizio, Muri, Hikikomori, America; ho evidenziato alcuni passaggi che invito a considerare sempre nell'ambito dell'interezza del testo, in particolare: p.100 "Dopo la Chiesa, si svuota la società civile."; p.107 i modelli "sull'asse vincente-perdente"; p.113 Fallaci che intervista Khomeini; p.124 "il peggioramento culturale del cittadino medio". Alcune mie percezioni dell'attualità ora sono più chiare, alcune mie opinioni più convinte e altre aggiornate, fermo restando che la prospettiva nel concreto non sembri proprio allettante, c’è molto da impegnarsi. Buona lettura.
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Una lettura davvero interessante. Scritto con uno stile incalzante ma sempre rigoroso, questo libro si legge con piacere e fa riflettere. Lo consiglio assolutamente.
6 recensioni