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Lo struggente ritratto di un amore impossibile e la storia indimenticabile di un'epoca, di una città.
«Era l'istante piú felice della mia vita, e non me ne rendevo conto. Se l'avessi capito, se allora l'avessi capito, avrei forse potuto preservare quell'attimo e le cose sarebbero andate diversamente? Sí, se avessi intuito che quello era l'istante piú felice della mia vita non mi sarei lasciato sfuggire una felicità cosí grande per nulla al mondo.»
Entrato in un negozio per comprare una borsa alla fidanzata, Kemal Basmaci, trentenne rampollo di una famiglia altolocata di Istanbul, si imbatte in una commessa di straordinaria bellezza: la diciottenne Füsun, sua lontana cugina. Fra i due ha ben presto inizio un rapporto anche eroticamente molto intenso. Kemal tuttavia non si decide a lasciare Sibel, la fidanzata: per quanto di mentalità aperta e moderna, in lui sono comunque radicati i valori tradizionali (e anche un certo opportunismo). Così si fidanza e perde tutto: sconvolta dal suo comportamento, Füsun scompare, mentre Kemal, preda di una passione che non gli dà tregua, trascura gli affari e alla fine scioglie il fidanzamento. Quando, dopo atroci patimenti, i due amanti si ritrovano, nella vita di Füsun tutto è cambiato. Kemal però non si dà per vinto. In assoluta castità, continua a frequentarla per otto lunghi anni, durante i quali via via raccoglie un'infinità di oggetti che la riguardano: cagnolini di porcellana, apriscatole, righelli, orecchini... Poterli guardare, assaggiare, toccare è spesso la sua unica fonte di conforto. E quando la sua esistenza subisce una nuova dolorosa svolta, quegli stessi oggetti confluiranno nel Museo dell'innocenza, destinato a rendere testimonianza del suo amore per Füsun nei secoli futuri. La storia di un'incontenibile passione, ma allo stesso tempo uno sguardo ora severo, ora ironico, ma certamente non privo di profondo affetto sulla Istanbul di quegli anni e sulla sua contraddittoria borghesia.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Per me, un libro intenso e indimenticabile. Consigliatissimo
Primo approccio all’opera di Pamuk per un interesse specifico sulle collezioni e i musei di cui questo volume, tutto permeato di una assoluta e romantica storia d’amore, soprattutto nelle ultime pagine traccia un quadro interessante in riferimento alle case museo. Sia l’amore che la raccolta degli oggetti assumono forme ossessive, come spesso capita per i collezionisti. La storia d’amore assume nella seconda parte un aspetto talmente irrazionale e pervasivo da apparire assurda e ne fa ovviamente prevedere il finale tragico. Tuttavia la morbida scrittura di Pamuk, la narrazione di Istambul e della società turca degli anni 70-80 del secolo scorso e la vera creazione del museo collegata al romanzo, rendono il testo piacevole e originale.
lettura piacevole. non un capolavoro ma accompagna i giorni e per le strade di instanbul.
Recensioni
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