Nascita di un ponte

La storia di un cantiere per la costruzione di un nuovo ponte, che invece di unire, divide. E' sicuramente una storia originale, narrata con maestria, ma non sono riuscita a farmi prendere.

Si può fare letteratura (poesia?) intorno alla costruzione di un ponte? Maylis De Kerangal ci riesce brillantemente, in virtù di una scrittura potente, capace di illuminare sia l’opera ingegneristica in tutte le sue fasi sia la varia umanità in essa coinvolta. L’epica dell’uomo che ri-crea il paesaggio si riallaccia alle storie dei pionieri del nuovo mondo, senza nascondere le ombre legate all’ambizione politica, alla logica spietata del capitale, all’azione distruttrice sulla natura e sulle culture pregresse. Il racconto sa essere corale e al contempo indugia su una serie di figure ben caratterizzate, evidenziando come indole e sentimenti cambino al progredire del cantiere e delle relazioni interpersonali che in esso si instaurano. La lingua ricca e precisa in ogni dettaglio si dispiega in periodi lunghissimi che devono aver impegnato non poco la traduttrice, co-autrice a buon diritto di un lavoro eccellente.

bellissimo libro che conferma la bravura già ampiamente apprezzata in 'Riparare i viventi' . Qui l'argomento è meno coinvolgente ma non certo meno brava la penna e meno profondo il racconto dei personaggi.