Naufragi. Tre storie di confine
- EAN: 9788806161767
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13/11/2011 20:44:25
Questo libro mi ha lasciato un segno profondo dentro, è impossibile rimanere indifferenti al dolore dei personaggi e al modo in cui viene raccontato, ci si riconosce in quel dolore, ci si specchia, anche se nello specchio c'è un volto che non è il nostro, ma è quello di un altro essere umano e dunque possiamo riconoscerci, ed è quello che colpisce e strazia. Ci si affeziona ai protagonisti come se fossero parti di sè, nessun libro mi aveva scossa tanto, alla fine del primo racconto mi tremavano le mani, mentre l'ultimo mi ha fatto letteralmente piangere. Crepet è come un bisturi che apre l'anima e la fa sanguinare, ma che insieme la libera dandole sfogo.
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26/02/2003 17:30:14
E' sorprendemente facile riuscire a scrivere e a credere di aver compreso che cosa sia il dolore, la sofferenza, l'oblio e la forza per andare avanti. E' molto facile ascoltare, continuare a far sentire pazienti e trovare dedicandosi, un tempo per riportare storie e racconti raccontati. Ahimé per quanto scritto correttamente, ineccepibile ciò, si é molto lontani dal sapere cosa sia il dolore. Qui ricalca un artifizio umano non si sa se per l'autore stesso o come va dicendo per i suoi lettori. Pazienza! Ma se per una volta scrivesse una favola potrebbe capire quei tanti racconti che quotidianamente gli vengono destinati. Fa bene all'animo, fa bene ad uno spirito che talvolta decade nell'egocentrismo .
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13/04/2002 12:28:39
Scritte con cura e grande sensibilità, le tre storie, insieme, sono lo specchio di una grandissima parte del mondo in cui viviamo. La tristezza che ne scaturisce altro non è che la tristezza esistenziale di chiunque approfondisca l'odierna realtà umana, e vada alla ricerca della verità. L'autore ammette di scrivere per necessità, anche per non essere travolto dalla disperazione che spesso incontra nelle sue esplorazioni umane. Ho trovato in "Naufragi" una specie di gemito, di sfogo, di ululato al cielo da parte dell'autore. Le necessità del lettore passano in secondo piano.
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15/05/2000 21:36:57
Tre racconti inventati, che non si scoscano molto da tante storie vissute. I protagonisti del primo racconto soffrono tutti e tre di patologie a sfondo psicologico e forse l'autore ha preso spunto dalle fobie dei suoi pazienti,nel secondo la tematica è la solitidune che si viene a creare in chi vive nelle grandi città: tante persone che abitano in grandi condomini e che non si scambiano neanche il buongiorno. Il terzo si conclude con il suicido della protagonista. Temi sociali soprattutto patologie psicologiche frequentemente riscontrabili nel quotidiano. Zelda
