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Nella corrente - Joris-Karl Huysmans - copertina
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Nella corrente - Joris-Karl Huysmans - copertina
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Descrizione


Pochi anni prima del suo celebre "À rébours", il romanzo fondante della letteratura romantica, lo scrittore franco-olandese scrisse questo primo breve romanzo nel quale emergono già chiarissimi tutti i temi dei suoi scritti successivi.
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Dettagli

2006
15 luglio 2009
100 p., Brossura
9788862940405

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luciano
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Parigi, intorno al 1880. L'impiegato quarantenne Jean Folantin, zoppo, timido, non sposato, non è per niente soddisfatto del suo lavoro, ventennale, di impiegato. Grande è la sua solitudine; è scontento di tutto, accidioso, con la testa sempre rivolta al passato. Il tempo non passa mai, la noia, lo spleen, l'oscillazione, che sembra rispecchiare i cicli stagionali, tra periodi di umore cupo e periodi di euforia, il sudiciume, lo squallore delle locande dove dorme o dove va a cenare: cibi nauseabondi, carni avariate, vini acidi o annacquati...E allora, dopo tanti anni di questa vita, Folantin si lascia andare alla deriva, incapace di reagire alla tristezza, incapace di trovare uno spiraglio di luce che illumini la sua vita. Frequenta prostitute, sprovvisto di denaro " non potendo pretendere di sedurre le ragazze a un ballo, si accontentava degli appostamenti negli androni e puntava sulle sventurate il cui ventre grasso ricadeva sfiorando i marciapiedi...La sua fame carnale gli permetteva di accettare gli scarti dell'amore”. È contento di essere celibe: " Ah, se non altro, la generazione dei tristi Folantin si spegnerà con me!" Ormai alla deriva, senza più alcuna speranza, fa sue le parole di Schopenhauer : " La vita dell'uomo è un pendolo che oscilla tra la vita e il dolore".

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Luca Aquadro
Recensioni: 4/5

Spesso gli autori di un capolavoro sono condannati ad essere conosciuti dai più unicamente tramite quella singola opera. E' quanto capitato anche a Joris-Karl Huysmans, autore noto ma non celebre, che si tende a identificare con il romanzo "Controcorrente" del 1884, il cui protagonista Des Esseintes è citato come modello di estetismo e di decadentismo. Un'incursione nelle opere "minori", categoria a mio avviso assai riduttiva, può dunque riservare qualche sorpresa, anche se magari non porterà alla luce un capolavoro. E' il caso della lettura del romanzo breve "Alla deriva" o "Nella corrente" (in francese "A vau-l'eau"), pubblicato da Huysmans nel 1882, ovvero un paio di anni prima del romanzo che gli darà la fama. L'impressione che si ricava è quella di un'opera di passaggio, di transizione tra la fase naturalista delle prime opere e quella decadente della fase centrale e più conosciuta dell'autore. Il romanzo racconta in poche decine di pagine circa un anno della vita del signor Folantin, un modesto impiegato nella Parigi di fine Ottocento, la cui esistenza è segnata da continui sbalzi di umore e da una perpetua insoddisfazione. Del naturalismo francese rimangono la tendenza alla descrizione curata e minuziosa e il ritratto della miseria sociale. "Che tristezza emanavano quei marmi freddi, quei tavoli da bambole, quell'immutabile menù, quelle infime porzioni, quei tozzi di pane! Stretti in due file serrate una di fronte all'altra, i clienti sembravano giocare a scacchi (...) in mancanza di spazio." (p. 24) Del decadentismo e dell'estetismo vi sono già la fascinazione per il culto della bellezza e del particolare e l'amore per l'elencazione. "Vagabondava curiosando ancora fra i libri i cui dorsi si allineavano nelle vetrine dei negozi, estasiandosi di fronte ad antiche rilegature in marocchino rosso, con le armi stampate in oro." (p. 33) Prima naturalista ed etico, poi decadente ed estetico, poi convertito e religioso. A voi la scelta, ora di Huysmans ne avete tre.

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Joris Karl Huysmans

1848, Parigi

Scrittore francese d'origine olandese, Huysmans ha influenzato moltissimo la nascita del romanzo decadente. Nato a Parigi, daal 1866 al 1898 fu impiegato al Ministero degl'interni e visse una vita laboriosa e monotona. Ritiratosi con una modesta pensione prima di raggiungere i limiti d'età, si recò a vivere nell'abbazia benedettina di Ligugé, dove era spinto dal suo fervore religioso e dove fece professione d'oblato. Qui nel 1900 lo raggiunse la nomina a membro dell'Académie Goncourt. Espulsi dalla Francia gli ordini religiosi, lo scrittore ritornò a Parigi. Morì d'un cancro alla gola, dopo atroci sofferenze sopportate con animo fortemente cristiano. Era il visibile e solenne suggello della sua conversione, di cui più d'un correligionario aveva...

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