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Nerofumo. La doppia ombra del gesuita maledetto
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Nerofumo. La doppia ombra del gesuita maledetto
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Malaga, 1618. L'inquisitore Juan de Mariana s'imbatte in uno strano personaggio peruviano, Ruiruruna, che ha deciso di vendicare la memoria del suo amico e conterraneo Blas Valera, un gesuita che scatenò la vendetta dell'inflessibile Acquaviva, "papa nero" dela Compagnia di Gesù. Quale crimine ignominioso commise Valera per essere cancellato da ogni documento dell'Ordine dei Gesuiti? Quali segreti conosceva e dove sono finiti i suoi scritti? Poco alla volta Mariana riesce a ricomporre i tasselli del puzzle: l'arma sleale usata da Pizarro per distruggere gli incas, gli eretici rituali celati nei quipos, ma anche le perversioni sessuali, i sacrilegi e le crudeltà commesse dai conquistadores e dai missionari...
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Autore:
Editore:
Anno edizione:
2003
In commercio dal:
14 ottobre 2003
Pagine:
VII-311 p., Brossura
EAN:
9788887592832
4,97/5
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LUCIANO PARASCANDOLO
03 febbraio 2006
Libro valido sotto ogni punto di vista. Mi è piaciuto davvero. Ottima denuncia contro il potere laico e ecclesiastico.
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Diderot
01 febbraio 2006
Come docente di storia e amante di belle lettere non posso che giudicare in modo positivo questo libro, fortunatamente proposto alla mia attenzione da un collega italianista. Nerofumo mi ha piacevolmente sorpreso. Gli autori sono andati oltre il luogo comune, oltre il precostituito, oltre l'ovvio: innanzi tutto nella rivelazione storica che finalmente rende giustizia a un popolo "primo fra gli oppressi", denunciando la Conquista per quel che è stata in realtà, un genocidio fisico e spirituale, una violenza atroce su un popolo, su una civiltà e su un mondo che pure avevano tanto da insegnare. Violenza tanto più brutale e orrida perché perpetrata con la frode. Ma oltre il luogo comune, oltre il precostituito, oltre l'ovvio questo romanzo (ah, quanto riduttivo suona il termine!) va anche nello stile,grazie a una sapiente scelta lessicale che meglio di ogni immagine ci riporta all'epoca della vicenda,in un succedersi di espressioni, metafore e figure retoriche di stupefacente efficacia. Scenograficamente fosco, realisticamente atroce, mostruosamente veritiero. Per scrivere in questo modo, mi sia permessa l'osservazione, occorre coraggio, quel coraggio che soltanto possiede chi "sa", chi dai libri, quelli veri, quelli nobili, trae quotidianamente nutrimento per la mente e per lo spirito. Libri che, auspico vivamente, presto vedranno annoverato nella loro fortunata schiera anche questo Nerofumo, che non esiterò a consigliare ai miei studenti e a chiunque aneli a qualcosa di nuovo e di valdio nella sua ricerca in libreria. Di norma aniconformista, stavolta sono fiero di "conformarmi" agli altri 234 altri lettori che hanno applaudito questo intelligente virtuosismo letterario.Intendendo per "virtuosismo" sfoggio di rare capacità e non vacua esibizione. Ergo, voto massimo.
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elias levi
27 gennaio 2006
Il lettore gianca si meraviglia che questo libro possa avere delle recensioni positive nella globalità e non ci pensa due volte a scagliare qualche anatema sullo stile di Nerofumo. Ma lo ha letto davvero? Si è accorto che il tutto è ambientato nel '6oo e che quindi per dare scenografia e coreografia credibili, bisognava ricorrere a quel tipo di stile, a quel tipo di linguaggio? Strano che non esprima un giudizio sulla trama, sui due personaggi che si trovano a colloquiare sopra una tomba quasi a cinepresa fissa. E' qua dove gli autori mostrano la loro abilità, per rendere "fruibile" (quanto è brutto questo termine!) la storia ampiamente documentata. Non esprime alcun giudizio sulla terribile vicenda del gesuita Blas Valera davvero accaduta, e che in modo differente non poteva essere resa. Questo, a mio parere e di altri 234 lettori. Ma forse il "lettore" gianca pensa che tutti i "fruitori" siano dal cervello striminzito e dal palato abituato a storielle che devono essere narrate con parole scontate, puerili? In tal caso si sbaglia. Leggesse Il Nome della Rosa, Il pendolo di Focault, e più indietro Poe, Kafka, e così via. Una domanda: ma lo ha letto davvero gianca questo libro? Ha letto l'incalzante susseguirsi delle denunce in Nerofumo, dal razzismo agli errori della Chiesa, dalle conquiste di noi Europei ai genocidi di popolazioni, come, nel caso di Nerofuno, la distruzione degli Inca? In pieno rispetto alle regole di IBS, io metto il massimo dei voti.
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