Edizione in doppio Vinile.
Ora anche in vinile ! Un album che riporta Kieran Hebden sui luoghi della memoria, quella poliedrica stanza ricca di informazione che è stato rifugio mentale sin dai primi anni dell'apprendistato post-rock con il gruppo Fridge. Un album che mette a fuoco in maniera consistente il suo fascino per la musica world, ricorrendo a field recordings e campioni ad hoc, dove il suono dello zyther si fonde a quello dei synth analogici (in un brano ospite anche la talentuosa Kaitlyn Aurelia Smith), in quella che appare come un'atmosfera idilliaca di pace interiore. I ritmi sono spesso sincopati, proprio in onore dei giorni d'oro del downtempo. Un lavoro che non rinuncia nemmeno a chiavi di lettura IDM o nu-jazz, dando conto delle infinite fonti sonore cui Four Tet è solito attingere. Una perizia sonora infinita ed un gusto estetico che ancora oggi lascia di stucco.)