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Il nostro agente all'Avana
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Anno edizione:
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nostro agente all'Avana
"Il nostro agente all'Avana" narra la vicenda di Jim Wormold, un mite rappresentante di aspirapolveri che, travolto dalle circostanze e dalla propria timida inesperienza, entra a far parte del Servizio segreto britannico e comincia a "inventare" non soltanto esplosive informazioni, ma addirittura l'esistenza di una vasta rete di solerti collaboratori. Il macchinoso intreccio non è solo il pretesto per una satira sottile e caustica, ma fornisce a Graham Greene anche lo spunto per un'affettuosa difesa dei diritti dei più deboli, costantemente soverchiati dagli incomprensibili intrighi dei potenti e dalle loro false ideologie. La pericolosa avventura di Jim Wormold, che raggiunge il suo apice di comicità nella scena di una straordinaria partita a scacchi, costituisce quindi una perfetta sintesi di humour inglese e di pungente polemica sociale. Introduzione di Christopher Hitchens.
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Autore:
Traduttore:
Editore:
Collana:
Edizione:
3
Anno edizione:
2017
Formato:
Tascabile
In commercio dal:
6 luglio 2017
Pagine:
XLIX-280 p., Brossura
EAN:
9788804682653
4,3/5
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Lapo
05 novembre 2023
Un Greene in grande spolvero racconta la conversione di Mr Wormold da gestore di un negozietto di aspirapolveri in agente segreto arruolato in maniera improvvisata e che svolgerà il suo nuovo compito con grande immaginazione. La narrazione scorre veloce e la lettura è amena; qui l’Autore è lontano dalle atmosfere tetre di altri suoi lavori e ci regala una commedia degli equivoci disegnata con leggerezza e fine umorismo British.
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TdF
04 marzo 2023
Spionaggio british
Uno di quei rari libri 'leggeri' ma scritti con grande maestria e raffinatezza.
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Marco
30 dicembre 2020
Jim Wormold è un venditore di aspirapolveri nella capitale di Cuba, L’Avana, prima della rivoluzione castrista. Sua moglie se ne è andata, gli ha lasciato la figlia devotissima cattolica (lui è ateo) che frequenta una scuola di suore. Lui conduce una vita tranquilla, noiosa potremmo dire, nel suo negozietto gestito assieme a Lopez, il suo aiutante. Gli affari non vanno né troppo bene, né troppo male. Un giorno si prrsenta nel suo negozietto un inglese (come lui), e in breve viene di fatto arruolato proprio nei servizi segreti inglesi. Lui: un rappresentante di aspirapolveri che non ha alcuna idea di che cosa siano i servizi segreti. Il fatto è che ha delle spese: la figlia ha comprato un cavallo, vuole frequentare l’esclusivo club ippico della capitale, e queste sono cose che costano parecchio. Attorno alla figlia gira inoltre il capitano Segura, un tipo poco raccomandabile (si dice che il suo portasigarette sia fatto di pelle umana), e il buon Jim vorrebbe spedirla in qualche buon collegio in Svizzera: ma i collegi costano. Per fortuna, i servizi segreti inglesi pagano bene. Forse la chiave di lettura di questo bel romanzo sta in una frase che si trova all’inizio del libro. L’unico amico che Wormold ha a L’Avana, è un medico tedesco di nome Hasselbacher. Costui dice: “Nel nostro mondo, la realtà non è cosa da guardare in faccia”. Allora diventa quasi naturale fingere, trovare dei trucchi, mistificare. Ma a farlo non è solo Wormold, ma anche i suoi superiori di Londra, quelli dei servizi segreti, che di fronte a dubbi e perplessità si convincono di avere arruolato un elemento di prim’ordine. Preferiscono appunto non guardare in faccia la realtà: si sono sbagliati, Wormold li raggira, ma la commedia sarà condotta sino alla fine, e anche oltre.
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