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Finalista al Premio Campiello 2022
Libro incluso tra i sette finalisti del Premio Strega 2022
Un romanzo del terrore più inquietante – quello nascosto in una vita qualsiasi.
«A cosa pensa un uomo appena si sveglia? Cosa gli recapita la connivenza d'inconscio e realtà? Qual è l'oggetto delle sue prime, confuse meditazioni mentre tenta di recuperare la potestà sul vero? Quali le immagini, i suoni, i bisbigli, i tumulti nella sua testa?»
Del cervello umano, Davide sa quanto ha imparato all'università, e usa nel suo mestiere di neurochirurgo. Finora gli è bastato a neutralizzare i fastidiosi rumori di fondo e le modeste minacce della vita non elettrizzante che conduce nella Lucca suburbana: l'estremismo vegano di sua moglie, ad esempio, o l'inspiegabile atterraggio in giardino di un boomerang aborigeno in arrivo dal nulla. Ma in quei suoni familiari e sedati si nasconde una vibrazione più sinistra, che all'improvviso un pretesto qualsiasi – una discussione al semaforo, una bega di decibel con un vicino di casa – rischia di rendere insopportabile. È quello che tenta di far capire a Davide il suo nuovo, enigmatico maestro, Diego: a contare, e spesso a esplodere nel modo più feroce, è quanto del cervello, qualunque cosa sia, non si sa. O si preferisce non sapere.
Proposto da Diego De Silva al Premio Strega 2022 con la seguente motivazione:
«Fabio Bacà è l'ex esordiente più anomalo che conosca. Alla terza pagina del suo primo romanzo, Benevolenza cosmica, ero già fuorviato dalla maturità di una scrittura in cui non c'era ombra di acerbo, di veniale. Come un musicista giovanissimo che suona lo strumento perfettamente, e per di più inventa soluzioni armoniche mai sentite. A conquistarmi del tutto fu il senso dell'umorismo, una dote di cui pochi autori dispongono. Poi esce Nova, un libro diverso, letterario nel senso più seducente del termine, che racconta a scopo di riflessione. Parla di violenza e di vigliaccheria. A queste due categorie inflazionate dall'etica restituisce un senso culturale molto più autentico e comunemente sottostimato. La scrittura ha una puntualità e un'esattezza che mi hanno confermato il valore di un autore che oggi trovo ancora più forte di quando l'ho conosciuto. Presentarlo allo Strega è un vero motivo di orgoglio. Perché su Bacà avrei scommesso fin da subito.»
Devo dire che il libro contiene degli aspetti positivi. Sicuramente lo stile è originale e questo è un pregio nell'attuale panorama letterario. L'autore utilizza dei termini complessi che spesso devono essere cercati sul dizionario, ma nel complesso questi ultimi non sembrano forzati. Si tratta di un romanzo che può essere letto, senza riporre in esso aspettative eccessive. Sicuramente la tensione cresce con il prosieguo della storia, ma questo non basta ad ottenere una recensione super favorevole.
Delusione
Studiare le nostre emozioni e spesso non trovarne la risposta o meglio dover riaffrontare altre domande..chiedersi se sia giusto reprimere un’emozione che è brutta agli occhi della nuova società o chiedersi se invece si stava meglio prima quando la vecchia società non reprimeva, ma si viveva in accordo con i ritmi naturali dove anche la rabbia e la violenza erano giustificate se difensive o tutelative. Tutto ciò in un libro di circa 270 pagine dove un intreccio si snoda per “filmare” l’emozione che più tendiamo a reprimere: la violenza e per capire che non si può sempre nascondere o non sapere cosa cela il nostro cervello. Una famiglia normale e tranquilla si ritrova a vivere ciò che più gli è distante. Un giovane dottore con la sua amata moglie vegana ed il suo adolescente figlio presi come simboli del pacifismo contro una serie di atti e personaggi violenti. Dove porterà l‘intreccio? Chi sarà il vincitore? Il pacifismo o la violenza? E se l’equilibrio fosse nel mezzo? Chissà forse a volte la violenza occorre per ripristinare proprio quell’equilibrio. Chissà forse a volte non bisogna reprimere alcune emozioni. Che serva proprio una ”Nova”,un’esplosione, un’illuminazione per comprendere le dinamiche dell’esistenza in questa nuova società? Anche se gli son state mosse delle critiche sul lessico troppo ricercato e per alcuni difficile , per me son stati stimolanti proprio la conoscenza e la maestria lessicale. Fabio Bacà : geniale nel suo nuovo racconto “Nova”, pubblicato dalla Adelphi Un bel 10!
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