L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Altre offerte vendute e spedite dai nostri venditori
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
8031179924196 Ottimo (Fine) .
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Uno degli ultimi fuochi del cinema italiano che conta, troverà pochi anni dopo il suo doppio speculare nell'Albero degli zoccoli di Olmi. Lunghissimo (ma non poteva essere altrimenti), vale soprattutto per i momenti in cui racconta la storia attraverso la collettività; nei momenti intimi tende più al Bertolucci decadente, forse morboso, certamente borghesissimo. Oltre che grande rievocazione storica, comunque, è anche un ottimo esempio di come il cinema possa descrivere il suo tempo: nelle cornici iniziali e finali, se guardate con attenzione, si trovano tutti gli anni Settanta, e forse il finale conciliatorio è spiaciuto per questo. Al di là del discorso ideologico, c'è il miracoloso equilibrio tra la ricchezza spettacolare e quella ideologica, con buona pace di quelli che credono invano di capire qualcosa di cinema e poi si liquefanno per Fulci.
L'unica situazione azzeccata in questo tronfio polpettone, che purtroppo avrà un seguito, è la componente 'Ideologoca, quindi preconcetta' di una chiesa da sempre alleata con i forti, da sempre oscurantista. Polpettone che voleva nelle intenzioni del megaolmane Bertolucci unire lo spettacolo Hollywodiano, al cinema classico sovietico. Non è piaciuto a nessuno sia negli USA, tantomeno in URSS. Ora vediamolo, analizzamolo per quello che realmente è, un polpettone noioso, prolisso, a volte becero, degno dell'ultimo Leone 'Quel c'era una volta in america, altro tronfio autocopiacente, inutile polpettone' . Ma questi signori hanno al tempo avuto quanto di meglio il cinema potesse offrire, attori, tecnici , mezzi, libertà. censuratemi pure, ma questo è quanto pensano realmente i signori che di cinema si intendono.
Le valutazioni delle opere d'arte non dovrebbero essere influenzate da considerazioni politiche o sociali. Io sono ateo convito eppure condidero Bresson e Dreyer tra i cinque maggiori registi di tutti i tempi. Chiarito questo, restituisco a NOVECENTO la massima valutazione che merita come miglior film di Bernardo Bertolucci, grande lezione di Cinema e di Storia.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da IBS, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.ibs.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare productsafetyibs@feltrinelli.it
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore