Omaggio alla Catalogna
- EAN: 9788804509844

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Ma chi combatteva contro chi e ci stava vincendo, era molto difficile da scoprire. Giunto a Barcellona nel dicembre 1936 "con la vaga idea di scrivere articoli per qualche giornale"; George Orwell finisce con l'arruolarsi nelle file repubblicane: va al fronte, partecipa alle giornate del maggio 1937 a Barcellona, viene ferito nell'assedio di Huesca e riesce a riparare in Francia. Coinvolgente come un romanzo e rigoroso come un saggio, "Omaggio alla Catalogna" è uno dei più importanti reportage della guerra civile spagnola e rappresenta, nella formazione politica e intellettuale dello scrittore, un momento cruciale, in cui matura in lui un sistematico rifiuto del totalitarismo.

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28/11/2015 13:56:18
Orwell ci porta nelle contraddizioni di un conflitto che, visto dal basso, mette alla luce le difficoltà come la realizzazione di un comune ideale democratico spesso sia ostacolata non solo dalla fazione ideologicamente opposta ma anche dalla mille sfaccettature, rivendicazionie pretese che albergano all'interno del proprio movimento.
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19/02/2015 23:11:04
Ingredienti: un volontario partito al fronte di un paese straniero, una regione affascinante per calore e accoglienza, una battaglia con poche armi, scarso cibo, tanto freddo e troppa disorganizzazione, una rivoluzione mancata trasformatasi in una guerra fratricida. Consigliato: a chi rifiuta dittature, obbedienze cieche e verità di regime, a chi accetta di lottare anche da debole per difendere forti princìpi.
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12/06/2013 11:40:09
Sul finire del '36 Orwell si arruola come volontario nella milizia del POUM. Annota la sua esperienza su questo libro-diario, che, in palese contrasto con le cronache ufficiali, ci offre una versione assai meno edificante ed elogiativa della galassia antifranchista.
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24/02/2013 17:05:59
Davvero un buon libro a proposito della guerra civile spagnola, evento che racchiude un'infinità di scontri politici che hanno condotto l'andamento del conflitto, mandanto a morire moltissima gente che credeva di combattere per la propria libertà. Davvero interessanti ed intense le riflessioni morali e dal punto di vista sentimentale ed umanistico. Molto valida inoltre l'analisi della situazione politica nazionale ed internazionale attorno alla guerra civile in Spagna. Ricordo il film tratto daq uesto libro. "Terra e libertà".
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10/01/2013 18:13:22
Ho letto " Omaggio alla Catalogna " quando ero studente e ne fui deliziato. Sono tornato a rileggerlo in questi giorni, a due generazioni di distanza: é un libro eccezionale che dovrebbe essere letto da tutti, specie ora che viviamo in tempi difficili. A parte il fatto che Orwell scrive eccezionalmente bene e le descrizioni dei fatti cui prende parte sono veramente accattivanti e par di essere sul posto e ciò fa sì che il libro si legga d'un fiato, la grandezza del pensiero orwelliano sta nella qualità dell'analisi sociopolitica. Uno scritto di un'onestà intellettuale senza pari. Gli eventi della storia sembrano ripetersi senza che gli uomini riescano a tener conto delle esperienze passate. Viviamo in acqua agitate, i problemi sono gli stessi: lo scontro tra il capitale ed il lavoro. Leggetelo. E' attualissimo. Contribuirà a chiarire come molti, pur proclamandosi anticapitalisti, per sete di potere ed interesse personale, siano nemici degli Uomini che si ispirano a valori quali Libertà, Eguaglianza, Fraternità.
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08/06/2012 12:47:54
Non ho mai visto così tanta onestà individuale. Tanto di cappello....la penso come lui.
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25/06/2010 18:34:32
Orwell con questo piccolo libro da un affresco vivo della sua esperienza nella guerra civile spagnola,prima il grande entusiasmo poi l'arrivo del terrore stalinista,più di molti saggi fa capire la fine della repubblica
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13/11/2009 01:10:15
VI PREGO!!!!Fatelo leggere ai vostri figli, a costo di vendere computer e cellulare. E se credete alle parole dei politici che vi promettono la rivoluzione e il paradiso (tutti, di destra o di sinistra) leggetelo voi stessi. Orwell racconta ciò che ha visto. Ed è uno scrittore eccezionale (infatti il Nobel, lui, mica l'ha preso....
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10/05/2008 18:14:12
Questo romanzo illumina più di dieci libri di storia messi insieme sulla guerra di Spagna,sui franchisti,e sopratutto sulle speranze deluse di chi,Orwell,distante da partiti e ideologie,si trovò a combattere, oltre i fascisti,anche i partiti comunisti e socialisti nel loro tentativo riuscito di piegare le ragioni genuine della guerra ai loro sporchi interessi.Stupendo e ,come tutto quello che ha scritto Orwell,disincantato e pessimista.
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13/04/2008 20:46:28
Mah, che strano confronto. Hemingway e Orwell hanno parlato entrambi della guerra civile spagnola: ma lo fanno in modo completamente diverso, tanto che a paragonarli pare di mettere insieme pastasciutta e bulloni. Insomma, Hemingway ha scritto un romanzo: a lui la Spagna serve più che altro come sfondo. Quello che vuole scrivere è una storia di passioni, e far vedere che conosce bene gli spagnoli e lo spagnolo (le battute dei personaggi sembrano traduzioni troppo letterali dallo spagnolo in inglese, cosa che nella traduzione italiana ovviamente si perde!). Orwell invece è andato in Spagna a combattere contro i fascisti, ha scoperto che i partiti di sinistra e di centro, invece di lavorare insieme, si scannano a vicenda (una storia che si ripete?), e denuncia la repressione del POUM da parte dei comunisti spagnoli telecomandati da Mosca. In mezzo a questo racconta anche le sue esperienze di combattente nelle trincee dell'Aragona. Hemingway era già famoso e faceva il reporter, l'inviato di guerra; Orwell era un signor nessuno che comandava il suo plotone di fanteria male equipaggiato e dava il meglio di sé. Hemingway scriveva pensando all'adattamento cinematografico dove avrebbe recitato il suo amico Gary Cooper; Orwell pensava al piccolo partito socialista inglese che l'aveva mandato in Spagna, e ai militanti socialisti del suo paese, e voleva far capire loro cosa stava veramente succedendo in Spagna. Per cui, evitiamo confronti sballati, e leggiamoci tutti e due i libri, che sono entrambi opere memorabili.
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03/12/2007 11:52:22
Messi a confronto sul tema "Guerra civile spagnola", Hemingway rispetto a Orwell fa la figura di un pagliaccio. E poiché Hemingway non è certo da buttare, pensate un po' a come può essere Orwell.
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28/08/2006 23:33:40
e chi sarebbe l'anarchico inglese? sicuramente non Orwell visto che non abbracciava, solo per fare un esempio, il credo anarchico fondamentale e cioè quello della dannosità dello stato di qualsiasi tipo esso fosse. Orwell si è sempre definito un socialista ed in tutti i suoi libri (questo compreso) la sua posizione risulta molto chiara.
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24/02/2006 01:20:15
Un ottimo libro che funge da base per i successivi capolavori "la fattoria degli animali" e "1984".Racconta la rivoluzione spagnola del 1936 vista da un anarchico inglese che commenta e critica la sinistra spagnola ed europea per le loro lotte interne frutto di avidità di potere e disinteresse per il popolo, per la classe operaia e per la rivoluzione socialista.
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12/06/2005 19:19:32
Capolavoro assoluto. Scritto come una cronaca giornalistica, si legge tutto d'un fiato. Il libro è di una onesta intellettuale unica.
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30/01/2004 12:04:28
E' un racconto biografico estremamente interessante, scritto magnificamente e caratterizzato da un grande sforzo di obiettività e onestà intellettuale. Un racconto amaro ed efficacissimo di un uomo che visse da protagonista eventi tragici che oggi sembrano lontani e indefiniti, ma che apppassionarono e misero alla prova gli uomini degli anni '30, forzando i più animosi a prendere posizione.
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25/05/2003 15:17:01
Capolavoro di Orwell che con la scioltezza di un romanzo e la precisione di un saggio descrive la sua esperienza nella guerra civile di spagna contro i fascisti di Franco.
