Gran parte delle religioni del mondo, ad oggi, non favoriscono l'esistenza di omosessuali felici. Felici in amore, intendo. Infatti, legando la felicità alla eterosessualità, propongono ad un omosessuale di diventare felice... diventando eterosessuale (o castrandosi per sempre). E' ovvio che questa è una soluzione "sbrigativa", di corto respiro, "magica", oppure banale, elementare, selvatica, tanto sempliciotta quanto martoriante. Si smonta da sé, e nel libro approfondiremo in un paragrafo a parte. Cercheremo anche di capire come mai Gesù Eucaristico non potrà salvare un omosessuale dalla sua omosessualità neppure dopo molti anni di adorazione a lacrime e sangue. Iniziai a comporre questo testo molti anni fa, in seguito ad alcune accese conversazioni, ma allorquando vidi che l'Occidente si era appropriato della causa omosessualista, imponendola – quindi sporcandola – le pecorelle smarrite non mi parvero più così bianche ed indifese, ed allora decisi che era meglio non mettere altra legna su quel fuoco profano. Tuttavia oggi scopro su youtube venerabili sacerdoti e monaci che ancora cadono, sul tema dell'omosessualità, in considerazioni talmente infondate, ingenue, sciocche! L'obiettivo di questo lavoro non è dunque generare "omosessuali felici", ma permettere agli omosessuali che si sentono cattolici nel profondo, di essere almeno sereni e... ...per le giuste ragioni! Infatti di una pur lieve forma di omofobia****ne siamo affetti tutti, omosessuali compresi! L'abbiamo bevuta nel biberon! L'omofobia è quell'indistinto disagio che ci sentiamo addosso quando da persone colte ed istruite quali siamo, a parole diciamo di rispettare tutto e tutti, ma poi sentiamo agitarsi nel nostro intimo potenti «però». Questo libro vorrebbe esplorare uno ad uno quei "però" rimasti nascosti nella jungla, consegnandoli finalmente alla luce. In paragrafi a parte di questo libro, parlerò sia del perché Gesù Eucaristico non potrà salvare un omosessuale dalla sua omosessualità neppure dopo molti anni di adorazione a lacrime e sangue – sia della su citata predisposizione naturale o «fluttuazione», per vederla non come male o come difetto ma come qualcosa che se sta ancora nel dna non mozzata da nessun Dio, un qualche bene deve pur contenere in sè! A scanso di equivoci, questo libro – a dispetto del suo titolo – non può dare la felicità agli omosessuali, in quanto la felicità non è frutto di una vita razionalmente vissuta e di una mente eccezionalmente limata. In realtà iniziai a comporre questo testo molti anni prima, in seguito ad alcune accese conversazioni, ma allorquando vidi che l'Occidente si era appropriato della causa omosessualista, imponendola – quindi sporcandola – le pecorelle smarrite non mi parvero più così bianche ed indifese, ed allora decisi che era meglio non fornire ulteriore legna a quel fuoco profano. Tuttavia oggi scorgo su youtube venerabili sacerdoti che ancora cadono, sul tema dell'omosessualità, in considerazioni talmente infondate, ingenue, sciocche! L'obiettivo di questo lavoro non è dunque "generare omosessuali felici", ma permettere agli omosessuali che si sentono cattolici nel profondo, di essere almeno sereni e... ...per le giuste ragioni! Infatti di "Omofobia Lieve" ne siamo affetti tutti, omosessuali compresi! L'abbiamo bevuta nel biberon! L'omofobia è quell'indistinto disagio che ci sentiamo addosso quando da persone colte ed istruite quali siamo, a parole diciamo di rispettare tutto e tutti, ma poi sentiamo agitarsi nel nostro intimo potenti «però». Questo libro vorrebbe esplorare uno ad uno quei "però" rimasti nascosti nella jungla, consegnandoli finalmente alla luce.
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