L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Il capitalista "moderno" non ha una vocazione, a parte quella di fare denaro. Non è un'industriale, un produttore di merci, legato a un certo tipo di materiali, strumenti, conoscenze, tecniche e mercati; è un nomade che esplora territori per trovare dove è più redditizio investire; un avventuriero speculatore che crea mercati dal nulla, servendosi di mode e bisogni indotti ma anche creando il bisogno attraverso la distruzione delle economie locali. Gli investimenti si spostano da un settore all'altro, da una zona del mondo a un'altra, di mese in mese, di giorno in giorno. I farmaci sono quotati in borsa, sono un ottimo mercato a patto che non ci siano più persone sane o reputate tali; terre e campi, acque e foreste, sottosuoli e oceani, paesaggi, coste, esseri umani, sentimenti sono merci, si tratta solo di capire come venderli, come "creare un mercato". È questo, oggi, il lavoro del capitalista e dei suoi satelliti. E tra questi satelliti ci sono anche buona parte delle ONG, con il compito di preparare il terreno al "mercato" in molteplici modi e funzioni. I "diritti umani" possono essere utilizzati per rovesciare governi poco compiacenti o per ricattarli e minacciarli; l' allarme per epidemie inesistenti serve a costringere governi riluttanti a comperare farmaci a milionate; gli aiuti alimentari a smaltire le eccedenze occidentali e distruggere i mercati locali. Poi ci sono gli aiuti per le emergenze catastrofiche, che servono spesso a giustificare una vera e propria occupazione di paesi, come nel caso di Haiti. Mostra meno
strumento molto \nutile per capire la logica economico-politica delle ong
libro breve, di facile lettura e con tocchi di ironia che allegeriscono il tema, di per se alquanto angosciante...un libro che era assolutamente necessario e che mancava, per riuscire a mettere a fuoco la realtà delle ong, attraverso un' analisi precisa dei loro finanziamenti da parte delle multinazionali, dei personaggi che le dirigono e del ruolo strategico che assolvono nell' ambito del "capitalismo assoluto" odierno e della politica imperialista e neocoloniale occidentale...da leggere assolutamente!
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore