Alberto Ginastera (1916-1983): Estancia; Ollantay; Pampeana n. 3La straordinaria collana dedicata dalla Chandos al repertorio spagnolo – non necessariamente iberico – e portata avanti con inimitabile brillantezza dalla BBC Philharmonic Orchestra guidata dal suo direttore principale Juanjo Mena si arricchisce di un nuovo disco imperniato sulla produzione di Alberto Ginastera, che rappresenta il primo dei tre volumi dell’integrale delle opere orchestrali del grande compositore argentino. Unanimemente ritenuto non solo il compositore sudamericano più emblematico della sua epoca, ma anche uno dei più grandi eroi della musica latinoamericana tout court, Ginastera concentrò sempre la sua attenzione sul suo paese natale, traendo ispirazione da un lato dalle suggestive tradizioni dei popoli precolombiani e dall’altro dagli sconfinati paesaggi delle pampas. In effetti, se Ollantay ruota intorno al primo tema, basandosi soprattutto su un drammatico poema di origine inca, nel suo secondo balletto Estancia Ginastera tratteggiò la vita all’aria aperta dei gauchos, i mandriani che lavorano nei grandi allevamenti di bestiame argentini. Estancia offre la possibilità di scoprire un genere musicale prettamente argentino, vale a dire il malambo, una danza tradizionale dai toni fortemente competitivi e riservata ai soli uomini, che si colloca agli antipodi rispetto alle sonorità sensuali del tango, genere che trovò il suo autore più ispirato in Astor Piazzolla, compositore che non fu solo compatriota ma anche allievo di Ginastera. Se Pampeana n. 3 è imperniata come Estancia sul suggestivo paesaggio argentino, va detto che quest’opera è caratterizzata da uno stile più astratto e contrastato, che segna la transizione da quello che Ginastera aveva definito “periodo del nazionalismo oggettivo” a una fase dai tratti marcatamente soggettivi.
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