Una contessa a Chinatown. Milano, 1953. La seconda indagine di Margherita Grande

Libro scorrevole, piacevole da leggere, come tutti quelli di Crapanzano. La storia gialla alla base è un po' sbiadita, belle invece le descrizioni di Milano e degli avvenimenti e personaggi del 1953.

Tutti belli i libri del dott. Crapanzano, che sia il commissario Arrigoni o Margherita si leggono d'un fiato, e bellissime le descrizioni di Milano dei tempi, chi la conosce la rivede come descritta, chi non la conosce la 'impara' dalle descrizioni. Un consiglio: iniziate a leggere dai primi libri, sono tutti casi a sè ma in questo modo si vedono scorrere cronologicamente le vite dei protagonisti.

Con tutta la mia simpatia per l'autore, devo dire che il romanzo giallo proprio non regge. Crapanzano pur essendo un narratore con una scrittura scorrevole, leggera e diretta, non riesce ad appassionarci all'indagine, ne tanto meno alla bella e fortunata protagonista. Unico punto di forza la rappresentazione della Milano del dopoguerra veramente realistica.