L'orso bianco era nero. Storia e leggenda della parola

Premesso che il contenuto di questo libro sarebbe stato sufficiente per scriverne almeno 5, devo dire che sono abitata da sentimenti contrastanti ; da una parte la indiscutibile ammirazione per l'autore, che è al di sopra delle nostre umane ignoranze e miserie e ci illumina di continuo con perle della sua infinita saggezza. Dall'altra, e non meno feroce, la delusione di aver letto un libro che non certo dedicato ad un pubblico che dire vasto sarebbe già sbagliato, diciamo ristretto, ma ancora qualcosina più di ristretto, una cosa per pochissimi eletti. poco serve farne la reclame in televisione, come si fa normalmente con un nuovo prodotto, illudendo il futuro lettore di comperare qualcosa di difficile si, ma non insormontabile.. Invece si scopre che se non hai fatto il classico e non hai continuato a leggere latino e greco come altri fano la settimana enigmistica è tempo buttato anche solo provare a sfogliarlo, , Non parliamo poi della parte manoscritta, che di per sè avrebbe potuto essere anche una bella idea innovativa, se solo si fossero presi in considerazione i lettori di e book e kindle, che in quelle pagine vedono poco e nulla in un percorso di comprensione già di per sè difficile e ostico. Caro Maestro, non ho mai dubitato della tua immensa cultura ed intelligenza, ma pensare di rendere fruibile ad un grande numero di lettori un libro di questa portata è pura follia. Ho fatto il classico, ho una buona cultura di base, leggo moltissimo, ma per la prima volta mi sono sentita davvero esclusa dal cenacolo di eletti a cui sembra, pagina dopo pagina, essere destinata la tua opera, ancorchè ammantata quà e là di gergo colloquiale che sembra voler significare, suvvia stiamo parlando di cose normali che TUTTI conoscono, no?? non vedi che scrivo come parlo? No, professore, mi hai deluso , ergendo inutilmente un muro tra te e i tuoi lettori , quando si dovrebbe cercare di fare ponti e non barriere. per diffondere la bellezza della lingua e delle sue origini.