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Descrizione


Le vicende di una famiglia di piccoli imprenditori di provincia, in un graffiante ritratto delle manie italiane degli anni Novanta.
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Informazioni aggiuntive

Mustang Entertainment, 2014
Videodelta
105 min
Italiano (Dolby Digital 2.0 - stereo)
2,35:1

Conosci l'autore

Mario Monicelli

1915, Roma

Regista italiano. Dopo aver realizzato nel 1935, con il cugino Alberto Mondadori, un mediometraggio (I ragazzi della via Paal) ed essere stato aiuto-regista e sceneggiatore, affronta la regia nel 1949, dirigendo con Steno otto film di prevalente intonazione comica e con un eccellente Totò (tra cui Vita da cani, 1950, e Guardie e ladri, 1951). Dal 1954 lavora da solo (Proibito, melodramma sociale da un romanzo di G. Deledda), alternando film drammatici a film comici, quasi sempre legati a temi di critica sociale. Dopo Totò e Carolina (1955), dirige la coppia A. Sordi-F. Valeri nel satirico Un eroe dei nostri tempi (1955), lancia E. Martinelli nella commedia rosa Donatella (1956) e anticipa la commedia all'italiana, rivelando le doti comiche di V. Gassman con I soliti ignoti (1958)....

Paolo Bonacelli

1939, Roma

Attore italiano. Studia all’Accademia d’arte drammatica e si fa apprezzare dai migliori registi teatrali italiani. Esordisce nel cinema nel 1964 con Cadavere per signora di M. Mattòli, riuscendo con gli anni a ritagliarsi dei ruoli significativi nei quali distilla le sue raffinate qualità di attore di teatro, soprattutto in personaggi sgradevoli e viscidi. Fra questi ultimi, il «duca» di Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975) di P.P. Pasolini e il carcerato-aguzzino di Fuga di mezzanotte (1977) di A. Parker. Lavora fra gli altri con M. Antonioni, M. Bellocchio, L. Cavani e interpreta con successo anche ruoli brillanti in Johnny Stecchino (1991) di R. Benigni e Taxisti di notte (1992) di J. Jarmusch.

Marina Confalone

1951, Napoli

Attrice italiana. Affina il suo talento alla scuola del grande Eduardo e ottiene presto parecchi riconoscimenti in ruoli teatrali di notevole impatto. Al cinema si ricava poco a poco un proprio spazio di caratterista a partire da Così parlò Bellavista (1984) di L. De Crescenzo, alternando toni comico-grotteschi a sfumature più interiorizzate, sempre calzanti e gustose. È la figlia acida e isterica di Parenti serpenti (1992) di M. Monicelli e un robusto supporto in La seconda volta (1995) di M. Calopresti, che le vale un secondo David di Donatello dopo quello ricevuto per Arriva la bufera (1993) di D. Luchetti. Nel 2001 è nel cast di Una lunga lunga lunga notte d’amore di L. Emmer e nel 2002 vince il David come migliore attrice protagonista per Incantesimo napoletano (2002) di P. Genovese e...

Alessandro Haber

1947, Bologna

Attore italiano. Dopo l’infanzia trascorsa in Israele, esordisce giovanissimo sul grande schermo in una parte di sfondo in La Cina è vicina (1967) di M. Bellocchio. È l’inizio di una dura gavetta che lo porta ad accettare un numero considerevole di piccoli ruoli con registi quali B. Bertolucci, i fratelli Taviani, P. Del Monte e N. Parenti prima di ottenere i primi riconoscimenti come attore protagonista. Solo alla fine degli anni ’80, infatti, ha modo di dimostrare le sue non comuni doti d’interprete nelle commedie nere Regalo di Natale (1986) , Storia di ragazzi e di ragazze (1988) e La rivincita di Natale (2003) di P. Avati e soprattutto nel ruolo del mattatore nel semi-autobiografico La vera vita di Antonio H. (1994) di E. Monteleone. Tra le interpretazioni successive risalta nei ruoli...

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