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Mai come in questa occasione mi trovo d'accordo con molti commentatori: il romanzo può essere sostanzialmente diviso in due parti: la prima davvero ottima, elettrizzante ed avvincente; la seconda parte, poi, con la comparsa del nemico, diventa decisamente confusionaria, poco chiara, un pò raffazzonata e, soprattutto, senza mordente. A tratti, addirittura noiosa. Alla fine, mi sento di promuovere il romanzo, che comunque si legge velocemente e garantisce un discreto intrattenimento, con una sufficienza e niente più. Adattissimo per un film, Paragon Hotel è la classica lettura da metropolitana.
È un libro strano perché è come se ci fossero due storie diverse in una. A me è piaciuta la prima metà in cui è l'hotel a farla da padrone con le sue atmosfere cupe e misteriose e il passato che riemerge ad ogni passo. Una storia in sintonia con la nota finale dell'autore in cui spiega il mondo degli esploratori urbani. Ma dopo la seconda metà del libro, Morrell conferma in tutto e per tutto di essere il padre di Rambo perché una volta che il cattivo fa la sua comparsa (e gli appassionati di thriller avranno già capito alla "presentazione" di chi si tratta) la storia diventa una vera e propria guerriglia in albergo. Per questo pur restando un libro scorrevole che invoglia a scoprire come va a finire non posso dare di più perché da come si proponeva avrei visto meglio una prosecuzione fantasy o gotica.
Sono combattuta. Da un lato, questo romanzo è denso di situazioni al limite del credibile, addirittura TROPPE SITUAZIONI (esploratori metropolitani, giovani squinternati, gatti anomali, monete d'oro, donne rapite,un pazzo omicida,ex soldati, spari, cadute dalle scale... TROPPA CARNE SUL FUOCO!)e ricorda molto - come ha notato qualcuno - una sceneggiatura di un film americano. Per i conoscitori di Stephen King è poi evidente il debito di Morrel verso il racconto "Secondo turno di notte" - nel quale un gruppo di operai scende nei condotti sotterranei di una fabbrica per scoprire grossi ratti e gatti che hanno subito mutazioni. Dall'altro lato... ti ipnotizza, la narrazione riesce a coinvolgerti totalmente, sono stati aboliti passaggi morti e descrizioni inutili, i capitoli brevi brevi invogliano a proseguire la lettura, della serie "ancora un capitolo" e tiri dritto per un'altra ora! Nel complesso - nonostante piccole grandi pecche - è un romanzo piacevolissimo, non proprio agghiacciante, ma con bei colpi di scena e sempre sul filo della suspance.
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