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1970 - Oscar [Academy Awards] - Miglior attore - Scott George C.
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Spettacolare in ogni aspetto, mette in evidenza, con qualche imbarazzo, i meriti, gli eccessi e le alterne fortune del più celebrato generale della seconda guerra mondiale. Patton veniva destituito dopo il fattaccio di Messina, quando aveva traversato tutta l'isola quasi senza aver subìto perdite, perchè aveva contravvenuto agli ordini. I motivi del suo esonero non potevano essere semplicemente dovuti al fatto di aver preso a schiaffi un proprio soldato che aveva marcato visita. Alcuni prigionieri tedeschi e italiani erano stati fucilati, forse senza una idonea ragione. Il film non cita e non smentisce tali e altri crimini né cita l'assalto fallito ad un campo di prigionieri in Germania, soltanto per tentare di liberare il genero. Resta il fatto che per circa un anno fu privato di ogni comando, per essere reintegrato in Normandia, quando gli alleati si trovavano in grosse difficoltà. Il film non mostra neppure l'evento della sua morte, avvenuta in un incidente stradale. Si trattò di un incidente? Resta il fatto che Patton era un guerrafondaio ostentatamente vestito da cow boy che non permetteva ai suoi subordinati di fare altrettanto.
Il film che ha consacrato il regista Franklin J. Schaffner (premiato con l’oscar), che ha fatto conoscere al grande pubblico Francis Ford Coppola (di questo film ha curato la sceneggiatura, anche questa premiata con l’oscar), ma anche il film che ha dato vita ad uno dei più clamorosi avvenimenti della storia degli oscar: infatti il protagonista, George C. Scott, rifiutò di ritirare la statuetta che lo premiava come miglior attore protagonista, dando il via a feroci polemiche che, tuttavia, erano già pesanti durante la realizzazione di questo film, la cui colpa era quella di narrare la vita di un uomo che amava la guerra. Le musiche di Jerry Goldsmith riassumono alla perfezione il carattere del protagonista: tre note di tromba che sembrano ripetute all’infinito (grazie all’utilizzo di un vecchio congegno elettronico chiamato “echoplex”), per sottolineare un senso di distacco del generale dall’idea della guerra che manifestano i suoi colleghi e sottoposti, che non gli appartiene; l’uso dell’organo per sottolineare la fede del generale (la reincarnazione, in particolare); infine la marcia e le percussioni per sottolineare l’amore del generale per la battaglia. Questa composizione musicale è un vero capolavoro e dispiace enormemente che non sia stata premiata con l’oscar a cui era candidato.
Più che un film di guerra è un monumento al più maniacale dei militari: al confronto, i generali delle SS sembrano seminaristi. Maniacale, animato dasl suo credo nella guerra, Patton è un militare perfetto: per lui conta solo il successo e i suoi uomini sono solo strumenti della macchina bellica. Paradossalmente, per le sue pose e per gli atteggiamenti da prima donna, era molto amato dalla truppa (un po' meno dagli ufficiali sottoposti). Anche se a tratti lirico è un buon film, con Scott perfetto nel ruolo.
Recensioni
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