L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2015
Anno edizione: 2020
Una terribile peste dilaga a Napoli dal giorno in cui, nell'ottobre del 1943, gli eserciti alleati vi sono entrati come liberatori: una peste che corrompe non il corpo ma l'anima, spingendo le donne a vendersi e gli uomini a calpestare il rispetto di sé. Trasformata in un inferno di abiezione, la città offre visioni di un osceno, straziante orrore: la peste – è questa l'indicibile verità – è nella mano pietosa e fraterna dei liberatori, nella loro incapacità di scorgere le forze misteriose e oscure che a Napoli governano gli uomini e i fatti della vita, nella loro convinzione che un popolo vinto non possa che essere un popolo di colpevoli. Null'altro rimane allora se non la lotta per salvare la pelle: non l'anima, come un tempo, o l'onore, la libertà, la giustizia, ma la «schifosa pelle». Come ha scritto Milan Kundera, nella Pelle Malaparte «con le sue parole fa male a se stesso e agli altri; chi parla è un uomo che soffre. Non uno scrittore impegnato. Un poeta».
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
31/8/2024 Un libro veramente da leggere, ma con calma, E' molto impegnativo ed a tratti ermetico. L'autore sfoggia una conoscenza storico - letteraria notevole ed a volte non si riesce a seguirlo completamente. La liberazione di Napoli da parte degli americani , dopo l'occupazione tedesca , la peste portata dai liberatori, il degrado umano che si raggiunge per fame, vengono descritti minuziosamente con fatti che sembrano incredibili ma ne raccontano la vera storia .Lo paragonerei al capolavoro "Napoli milionaria " di Edoardo di Filippo. lo consiglio assolutamente 5 stelle
Non un capolavoro ma una guida completa alla conoscenza della condizione degli italiani al passaggio dall'assoggettamento dai tedeschi agli americani.
Il secondo viaggio memoriale dell'autore, ufficiale di con il comando alleato del Corpo Italiano di Liberazione nella citta di Napoli. Non è solo cronaca di guerra, la narrazione romanzata della Liberazione, ma anche una lode alla bellezza artistica e a quel peso determinante che la cultura classica del Mediterraneo ha avuto nella formazione dell'immaginario europeo. Lo stile narrativo a tratti è barocco, pomposo, c'è un senso dell'umorismo passato di moda che ogni tanto affiora. Ma Malaparte resta una voce colta, che osserva e ci regala una cronaca nerissima di una peste che travolge L'Italia e Napoli. La Peste (titolo originario del romanzo, poi cambiato) rappresenta quel degrado morale incurabile e conseguenza della sconfitta italiana, del popolo vinto, per questo colpevole agli occhi di se stesso ed a quelli dei vincitori, che si consegnò nelle mani dei “colonizzatori” Alleati per compiacerli. Ecco quindi che in città inizia ad intensificarsi la prostituzione (anche minorile): il corpo è merce, carne. Malaparte osserva come un tempo si faceva tutto per salvare l'anima, ora invece si pensa solo a "salvare la pelle". Malaparte colpisce forte, talvolta gioca sporco. Colto, istrionico, spesso travisa fatti e citazioni. I soldati americani bianchi sono belli, alti, istruiti, di quelli neri si diverte invece a descriverne il fisico o come fossero sfruttati dagli abitanti di Napoli (fatti ubriacare, usati per sesso, comprati e venduti a loro insaputa ...). Non parliamo di come parla degli omosessuali. Napoli viene descritta in modo formidabile, ma Malaparte non riesce a mascherare lo sguardo di compassione di un aristocratico verso dei curiosi esseri umani-non-umani. Molti gli episodi inquietanti e meravigliosi. Alcuni per la miseria e la bassezza del popolo, altri per scene macabre e surreali, le messe in scena di tradizioni antiche, riti misteriosi, un processo in cui viene accusato un feto mostro (Mussolini).
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore