Il Rapporto 2016 di Nessuno tocchi Caino, curato da Elisabetta Zamparutti e giunto alla sua 16ma edizione, fotografa i fatti più importanti relativi alla pena di morte avvenuti nel mondo nel corso del 2015 e nei primi sei mesi del 2016.
Si conferma l’evoluzione positiva verso l’abolizione in atto nel mondo da oltre quindici anni: i Paesi che hanno deciso di abolirla per legge o in pratica sono oggi 161, mentre i Paesi mantenitori della pena di morte sono scesi a 37. Sul terribile podio dei primi tre Paesi-boia nel mondo figurano Cina, Iran e Pakistan. Impiccagione e fucilazione sono i metodi preferiti di esecuzione, ma non sono rari i casi di decapitazione e lapidazione dei condannati a morte secondo la legge arcaica della Sharia, mentre la “civilissima” e moderna iniezione letale ha mostrato la sua vera faccia, molto simile a una forma di tortura, come hanno mostrato i fatti recenti avvenuti negli USA. Il Rapporto 2016 è dedicato a Marco Pannella, leader del Partito Radicale, fondatore e Presidente di Nessuno tocchi Caino, morto il 19 maggio all’età di 86 anni. Ha concepito con Nessuno tocchi Caino la battaglia per la Moratoria Universale delle esecuzioni capitali che ha visto nel 2007, per la prima volta, il successo all’ONU della Risoluzione contro la pena di morte. Ha concepito anche il Progetto “Spes contra Spem” per l’abolizione definitiva, non solo della pena capitale, ma anche della “pena di morte mascherata”, come Papa Francesco ha definito l’ergastolo. Nel Rapporto 2016, Marco Pannella viene ricordato con due interventi straordinari: quello del Ministro della Giustizia Andrea Orlando e quello del Segretario di Nessuno tocchi Caino Sergio D’Elia. I fatti e i numeri contenuti nel Rapporto 2016 ne fanno lo strumento indispensabile per chi vuole, non solo conoscere una realtà ancora oscura, ma anche lottare per porre fine all’aberrazione anacronistica di uno Stato-Caino.
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