Il pensionante

Una calda e tranquilla tana, abitata da un umanità variegata ed affascinante. Così era parsa, ad Elie Nagear, la pensioncina della signora Baron. Era bastato uno sguardo di Sylvie per intuire il terribile segreto che le raccontavo gli occhi di Elie. Ed era stata sempre lei a spingerlo a nascondersi a casa di sua madre. La presenza di quel pensionante così ciarliero e malaticcio diventerà presto, però, una presenza sinistra ed ingombrante per gli abitanti della pensione, mentre i giornali non fanno che parlare dell' efferato delitto consumatosi sul rapido Parigi- Bruxelles e di un assassino in fuga. Un romanzo avvolgente e tonico che tiene incollati fino all'ultima riga.

Non tra i migliori lavori di Simenon. Tuttavia, il solito stile asciutto ed essenziale e la contestuale presenza di una tensione crescente nello sviluppo narrativo, rendono la lettura piacevole: come sempre.

Si addice a chi voglia leggere la prosa polimorfa, da racconto a racconto, di Simenon.Ma non è un giallo nel vero senso della parola in quanto è una scontata ricerca dell'autore di un assassinio che già avviene all'inizio.Molto lontano dalla classe del Polarlis