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Forse ci sono scene che andavano curate meglio, come ad esempio colpi di pistola sparati a bruciapelo che non lasciano sulla maglia per di più bianca nessun segno visibile, ma questi sono solo trascurabili dettagli, "Per qualche dollaro in più" e un film che non può mancare nella vostra videoteca. Eastwood, Van Cleef e anche Gian Maria Volontè nella parte del cattivo sono grandi. E poi c'è anche il breve, ma divertentissimo colloquio tra il Monco e il simpatico vecchietto chiamato "il Profeta". Solo questa scena meriterebbe l'acquisto.
Se questa è poesia, la bomba atomica è un poema. Io vedo in questo genere e in queste trame solo violenza e stupidità, soprattutto perché sono inverosimili.
Geniale e immortale. Sergio Leone gira il secondo capitolo dell'ideale trilogia del dollaro, iniziata nel 1964 con Per un pugno di dollari e conclusasi nel 1966 con Il buono, Il brutto,Il cattivo. Una memorabile coppia d'attori recita insieme in questo splendido western di frontiera polveroso e desperado. Lee Van Cleef e Clint Eastwood sguardi a fessura e faccia da western trasformano Per qualche dollaro in più un cult e Leone aumenta gli intrecci narrativi e lo spessore dei suoi personaggi che culmineranno la loro crescita nello strepitoso Il buono, Il brutto, Il cattivo. Ricordiamo lo straordinario Volonté nel ruolo del criminale ossessionato e drogato senza dimenticare Klaus Kinski che in pochi minuti di recita riesce ad essere superbo. Assolutamente da non perdere, imitatissimo e al contempo inimitabile il cinema di Leone rimane marchiato a fuoco nella memoria di ogni cinefilo e nell'immaginario collettivo di milioni di spettatori. Molte le scene da antologia: i siparietti fra Kinski e Van Cleef, il duello bambinesco fra Mortimer e il Monco, la conta finale dei cadaveri. Ed Ennio Morricone da la carica al carillon più famoso della storia del cinema.
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