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La pietra lunare di Satapur. Le inchieste di Perveen Mistry
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La pietra lunare di Satapur. Le inchieste di Perveen Mistry - Sujata Massey - copertina
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pietra lunare di Satapur. Le inchieste di Perveen Mistry

Descrizione


Secondo e attesissimo capitolo della saga Le inchiestre di Perveen Mistry, La pietra lunare di Satapur è un nuovo, avvincente giallo con protagonista Perveen Mistry, l’impavida eroina che si batte per la verità e i diritti delle donne.

«Ben studiato e convincente»The Wall Street Journal

«Il secondo capitolo della saga con protagonista Perveen Mistry, la prima donna avvocato di Bombay, è persino migliore dell’impressionante debutto della serie»Publishers Weekly

«Ancora una volta Sujata Massey fa un ottimo lavoro nel combinare un’affascinante istantanea dell’India degli anni Venti con un mistero di prim’ordine»Library Journal

India, 1922. È appena finita la stagione delle piogge a Satapur, un minuscolo stato fra i monti del Sahyadri non più largo di un centinaio di chilometri. Circondato da una lussuriosa vegetazione, il palazzo di Satapur ambisce a essere un luogo paradisiaco, ma da qualche tempo una strana maledizione sembra gravare sulla famiglia reale: sua maestà Mahendra Rao è morto di colera poco prima che suo figlio, il principe Pratap Rao, venisse ferito mortalmente nel bel mezzo di una battuta di caccia con lo zio e altri dignitari di palazzo. L’ultimo erede maschio ancora in vita, il maharaja Jiva Rao, ha solo dieci anni, motivo per cui le decisioni di stato vengono prese dal primo ministro e da un agente politico britannico, Colin Wythe Sandringham, responsabile del benessere dei figli del defunto maharaja e della sua vedova. Mr Sandringham si trova però dinnanzi a un problema di non poco conto: da qualche tempo è sorto un forte contrasto fra le due maharani, la regina vedova e la suocera, in merito all’istruzione del giovane principe. Una faccenda risolvibile con una semplice visita, se non fosse che il purdah, l’isolamento osservato dalle maharani, glielo impedisce. Dal momento che le purdahnashin non parlano con gli uomini, Mr Sandringham si vede costretto a rivolgersi all’unica persona in grado di aiutarlo: Perveen Mistry, la prima donna avvocato di Bombay. Un anno prima, Perveen si è distinta sgrovigliando un caso simile a Malabar Hill. Ora è determinata a portare la pace nella casa reale, ma non passerà troppo tempo prima che la giovane si renda conto di essere finita in una trappola: il palazzo di Satapur è infatti un luogo insidioso, in cui vanno in scena sanguinosi giochi di potere e dove si consumano atroci vendette causate da antichi risentimenti. Chi c’è realmente dietro la misteriosa maledizione che grava sul palazzo? E come potrà, Perveen, proteggere il principe ereditario?
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Dettagli

2019
17 ottobre 2019
382 p., Brossura
9788854519138

Valutazioni e recensioni

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Alessio
Recensioni: 4/5
Bel seguito

Piacevole lettura che permette di scoprire particolari sconosciuti della storia e delle tradizioni indiane

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Francesca
Recensioni: 4/5

Mezzo punto in meno, forse, rispetto al primo episodio della saga, ma nel complesso sempre apprezzabile. Personalmente ho trovato un po' lento l'inizio, ha esitato ad avvincermi, ma poi l'ho finito d'un fiato. Mi è piaciuto lo spaccato sull'India degli stati principeschi, realtà storica che non conoscevo e che qui è presentata con garbo, senza polemica, senza giudizio. Una nota positiva per me è la scelta di non insistere ad ogni costo su una potenziale linea narrativa romantica della protagonista. Qui il focus è altrove, e mi piace.

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Ellegi
Recensioni: 5/5

Se è vero che un bel romanzo fa entrare il lettore in un altro mondo, dona nuovi sguardi, nuovi colori e sapori, allora “La pietra lunare di Satapur” è il libro ideale per andare “altrove”, nel tempo e nello spazio. Il tempo è il 1922, lo spazio è l’India Occidentale. La Kolhapur Agency, un ramo del servizio civile britannico, esercita l'autorità sugli affari interni di venticinque stati feudali principeschi, tra cui quello di Satapur – un piccolo principato immaginario situato fra le splendide montagne del Sahyadri. Il colera ha ucciso l’amato maharaja Mahendra Rao, mentre il suo erede, ancora adolescente, è morto in incidente di caccia. Il nuovo re, il maharaja Jiva Rao, ha solo dieci anni e le decisioni di stato vengono prese dallo zio, il principe Swaroop, primo ministro di Satapur, e da un agente politico britannico, Colin Sandringham. Le divergenze sorte sulla sua istruzione – la madre desidera che il figlio lasci l'India per frequentare una scuola in Inghilterra, mentre la nonna insiste perché il nipote rimanga a palazzo –, cui si aggiunge l’osservanza del "purdah": il totale isolamento dagli uomini osservato dalle due “maharani”, impone di affidare l’incarico “di investigatore legale donna” all’unica persona in tutta l’India in grado di essere accolta nel palazzo reale, raccogliere informazioni e prendere la decisione migliore per il futuro maharaja, la giovane Perveen Mistry, una delle prime donne indiane ad esercitare la professione nelle studio legale del padre. Romanzo estremamente evocativo delle atmosfere culturali, politiche, religiose e sociali dell'India dei primi anni dell’epoca, nonché dei tratti più selvaggi ed esotici di paesaggi ed ambienti: dopo il debutto di grande successo ne “Le vedove di Malabar Hill”, la nuova avventura di questa serie è proprio, come la gemma nel titolo, un mistero incastonato nel cuore dell’India più affascinante.

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Recensioni

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Voce della critica

Seconda avventura e secondo caso intricato da risolvere per la giovane avvocatessa indiana di religione Parsi, Perveen Mistry che Sujata Massey ci aveva presentato nel precedente libro: Le vedove di Malabar Hill. Questa volta Perveen, di nuovo in virtù della sua possibilità di parlare direttamente con donne che rispettano il purdah (regola in vigore fra i musulmani e fra alcuni Hindu grazie alla quale le donne non possono mostrare il volto a uomini estranei alla propria famiglia) verrà incaricata dalla Kolhapur Agency (come ci spiega l’autrice nelle note finali ‘entità amministrativa controllata dal governo britannico che sovrintendeva la vita e l’operato delle famiglie reali dell’India sotto mandato britannico’) di occuparsi del giovane maharajah di Satapur.

Nella realtà, il regno di Satapur non esiste, ma la Massey, basandosi su accurate ricerche storiche in India e negli Stati Uniti, lo crea per noi con grande destrezza così da farci comprendere come funzionavano i piccoli stati reali in India sotto mandato britannico agli inizi del ‘900.
Dopo un viaggio tutt’altro che agevole che dalla natia Bombay la porta nella cittadina di Khandala e di lì nel regno di Satapur sul finire della stagione delle piogge, Perveen approderà agli alloggi dell’amministrazione inglese dove vive l’agente britannico Colin Sandringham, affascinante e colto ex cartografo, insieme al suo servitore e medico ayurvedico Rama.
Sarebbe toccato proprio a Colin incontrare le due maharani di Satapur, l’anziana vedova del precedente maharajah e la giovane vedova del successivo, ma a causa del purdah gli è stato rifiutato l’ingresso nel palazzo reale. Come spiegazione per la presenza delle due donne sole, Colin racconta a Perveen che sia l’ultimo maharajah Mahendra Rao che suo figlio Pratap Rao sono morti, il primo di colera e il secondo sbranato da un animale selvatico durante una battuta di caccia. Alla giovane maharani resta solo il decenne Jiva Rao, futuro maharajah di Satapur al compimento del diciottesimo anno, bambino da proteggere e da educare ai compiti di governo che lo attendono. E il nodo della disputa fra suocera e nuora giace proprio qui: spedire Jiva Rao, come vorrebbe sua madre, a studiare all’estero o accontentarsi, come vuole la nonna, del vecchio precettore che ha istruito tre generazioni di maharajah? Nodo che tocca all’amministrazione britannica, e dunque a Perveen sua rappresentante, sciogliere.
E Perveen attraverserà la foresta di Satapur, non priva di insidie, per recarsi al palazzo reale armata di coraggio, dei sari eleganti forniti dalla cognata Gulnaz e dei documenti offerti da Colin, per scoprire che il problema di dove far studiare il piccolo Jiva Rao è solo una minuscola parte di un elaborato intrigo di palazzo dove, fra reticenze, tentativi di avvelenamento, improvvise sparizioni e personaggi dediti al doppio gioco, la partita si fa molto dura e la matassa da sbrogliare davvero complessa.

Molti gli attori che entrano nel gioco narrativo sia nel palazzo reale che nella residenza dell’amministratore britannico, ciascuno con ombre inquietanti sul proprio passato e interessi sul futuro assetto del piccolo regno. Come sempre Perveen riuscirà a far quadrare i conti, ma con non pochi rischi per la sua vita.

Forse meno entusiasmante delle Vedove di Malabar Hill, questo giallo riveste però un grande interesse storico e antropologico nel raccontarci un’epoca lontana e una realtà che noi lettori comuni difficilmente potremmo conoscere. La Massey è accurata nel descrivere la vita dei ricchi e un tempo potenti staterelli indiani e quella dei poveri villaggi che li circondavano. La totale inesistenza di una via di mezzo fra l’opulenza dei primi e la terribile miseria dei secondi; le spietate gerarchie e la brama di potere delle corti reali e la mancanza di comprensione che sovente l’amministrazione britannica dimostrava nei confronti della società indiana e delle sue leggi.
La figura della giovane avvocatessa Perveen Mistry, ricalcata in parte su una figura realmente esistita all’inizio del ‘900 in India, è un delizioso mix di pudore e ribellione alle consuetudini della sua epoca e fede. Una donna intelligente, arguta e profonda che anche in questo libro affascina e spinge a meditare.

 

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Conosci l'autore

Sujata Massey

1964, Sussex

Nasce in Inghilterra da madre tedesca e padre indiano. Cresce negli Stati Uniti dove studia scrittura alla John Hopkins University e diventa reporter per il Baltimore Evening Sun. Nel 1997 esce il The Salaryman's Wife, il suo primo romanzo mistery. Tra gli altri ricordiamo Lo zen e l'arte dell'omicidio (Mondadori, 2005) e Fiori neri (Mondadori, 2006). Nel 2014 esce L'amante di calcutta (Neri Pozza). Nel 2018 pubblica Le vedove di Malabar Hill (Neri Pozza), primo libro sulle inchieste di Perveen Mistry, la prima donna avvocato nell'India degli anni Venti. Il secondo libro viene pubblicato nel 2019 sempre da Neri Pozza col titolo: La pietra lunare di Satapur.

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