Un appassionante noir storico, ambientato nel mondo dei vetrai, che narra le origini di Venezia. «Congiure e intrighi in una Venezia inedita. Il bene e il male si contendono una scoperta straordinaria». Massimo Carlotto «Difficile che il lettore possa distrarsi dal fascino della scrittura, della trama e della straordinaria ambientazione storica di quest’ultimo libro di Tiraboschi». Alberto Ongaro Venezia, Anno Domini 1106. La citta` che conosciamo, ricca, potente, con i suoi maestosi palazzi e chiese, non e` ancora nata: e` solo un agglomerato di isolette di fango rubate alla laguna. Questo e` il paesaggio che si presenta a Edgardo D’Arduino, giovane chierico amanuense dell’abbazia di Bobbio, quando arriva a Venezia. Una malattia l’ha colpito agli occhi, la vista vacilla, e per uno scriba dedito alla copiatura questo significa la fine di tutto. Edgardo ha avuto notizia che a Venezia, citta` di vetrai, conoscono un rimedio che guarisce gli occhi malati: una pietra per leggere, “lapides ad legendum”, che permette di continuare a vedere. Edgardo comincia la sua ricerca disperata della pietra miracolosa e viene subito in contatto con il mondo dei fiolari, i vetrai di allora, molto numerosi e attivi. Ma e` appena stato commesso un delitto atroce: un giovane garzone e` stato trovato morto con gli occhi cavati; al loro posto uno schizzo di vetro trasparente... La ricostruzione attenta e storicamente attendibile di una Venezia medievale mai raccontata prima fa da sfondo a una storia d’amore e di riscatto, attraversata da delitti orribili, false amicizie, lotte di potere, cataclismi e sconvolgimenti naturali. )
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