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Anno edizione: 2019
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I dubbi, le paure, le notti insonni di un giovane padre che si domanda come si fa a conciliare la quotidianità familiare e le proprie aspirazioni artistiche.
«Sto imparando a fare il papà. Non è un mestiere facile, e nessuno mi ha preparato a farlo, ma ce la metto tutta. Quello che a volte non riesco a capire, invece, è perché io mi ostini ancora a voler fare fumetti.»
Alberto Madrigal torna con un nuovo libro assolutamente sorprendente. Inizialmente aveva deciso di fare una raccolta di storie del suo blog, poi si è reso conto che la storia lo portava in una direzione completamente diversa e imprevista, e ne è risultato questo volume, al 90% inedito e per il 10% composto da storie del blog, in cui affronta i temi del crescere, del senso di responsabilità, di cosa significhi diventare marito e padre e, soprattutto, di quanto ci si metta costantemente in dubbio quando si ha un grande sogno il cui percorso confligge con "la vita vera". Un libro divertente, profondo, toccante e illuminante, che consacra Alberto come una delle voci più fresche e sagge del Fumetto europeo moderno.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Questo fumetto mi è capitato tra gli occhi mentre cercavo altro e non so, forse la copertina o forse la volontà inconscia di leggere un fumetto ha fatto sì che mi soffermassi sulla trama e lì si son fermati i treni. L'ho acquistato senza minimamente pensarci troppo, ma è stato un acquisto più per un'altra persona che per me. Essendo un fumetto è semplice terminarlo in un giorno e così è stato, ma quando ho finito di leggerlo l'ho sfogliato più e più volte soffermandomi sulle tavole che mi son piaciute di più. Quella che viene raccontata è sicuramente una storia molto incisiva. Un padre si trova davanti ad un limbo in quanto ha un sogno che gli preme da tempo sul petto, ovvero diventare un fumettista, ma d'altro canto sta per diventare padre e non sa se è il momento giusto, un figlio assorbe tanta energia non solo fisica ma anche economica, e di certo di soli fumetti non si vive. Giorno dopo giorno si accorge però che è dura metter via i propri sogni, soprattutto quando questi fanno spesso capolino tra i pensieri. L'arrivo di un figlio, lo porta poi sicuramente a fermarsi e a riflettere, però poi succede qualcosa dentro di lui e tutto cambia e comprende che sì i sogni non serve accantonarli solo perchè vi è l'arrivo di un figlio, ma che riuscendo a trovare il giusto equilibrio, tutto si può fare!
Mi è molto piaciuta questa graphic novel di Madrigal, adoro il suo modo di illustrare e di colorare
Una graphic novel autobiografica con un doppio appeal per i freelance creativi da scrivania: la condivisibilità trasversale, che si tratti di consegnare tavole, traduzioni, articoli. Certo, questo bel volume di Alberto Madrigal, caratterizzato dal tratto morbido e spesso sfumato, quasi acquerellato, è incentrato sul suo "imparare a fare il padre", per altro nella cornice di una Berlino senza tempo ("Ci vivo da tre anni" "Ma sei scemo? Rispondi la stessa cosa da sette anni"... come non ritrovarsi nella crono-percezione falsata da schermi, scadenze, rimandi, slittamenti, dalla vita che straripa?). Per quanto io non sia particolarmente dotata di istinto materno, ho apprezzato molto l'onestà con cui l'autore racconta paure, ostacoli e traguardi. Deliziosi anche gli scorci sul mondo fumettistico italiano: Zerocalcare per una volta non disegnato da Zerocalcare, il salone di Torino, il mitico Michele Foschini di Bao Publishing. Ma la cosa che più mi è rimasta nel cuore è una vignetta a tutta pagina, in notturna: "E finalmente ricordi il motivo per cui vuoi fare fumetti [traduzioni, romanzi, poesie...]. Perché ti permette di essere la persona che sei, qualunque altra cosa ti succeda. Non è un sogno, è un'ancora. A tutti ne serve una."
Recensioni
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