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non sono una lettrice di saggi ma questo mi ha incuriosito per la passione da lettrice che mi lega a Calvino. L'ho letto in pochissimo tempo, provando un entusiasmo nell'apprendere notizie così inedite e spesso anche divertenti, da rimanerne io per prima un po' stupita. E' un saggio ma si legge come un romanzo grazie alla penna e all'humor dell'autore.
Lo studio di Dini, presentato a Riccione il 29 giugno 2007, propone la cronistoria del “Premio Riccione 1947” (dedicato al dramma e al romanzo “sociale”) sullo sfondo del rilancio turistico-culturale della cittadina,contribuendo con materiali inediti al percorso che portò il romanzo di un esordiente Calvino ("Il sentiero dei nidi di ragno") a ottenervi una vittoria ex aequo (con Fabrizio Onofri di "Morte in piazza"). L'indagine nell'archivio riccionese ha permesso il reperimento di ricchi materiali documentari, che attestano i tentativi dei promotori di fissare Riccione sulla mappa delle manifestazioni culturali italiane come concorrente del Viareggio. Gli epistolari scambiati tra i commissari e il comitato organizzatore aprono anche prospettive inedite sul percorso del Premio e sulla scelta dei vincitori, e ci consentono di leggervi le avventure di un notevole numero di intellettuali (Aleramo, Vittorini, Bilenchi, Luzi, Piovene, Zavattini) alle prese con la lettura dei testi. Lo studio indaga altresì le ragioni della cancellazione pubblica che Calvino fece di questo suo ex-aequo e il rapporto conflittuale col romanzo o con gli esordi tout court che esce dalla lettura biografica di questo periodo (anche attraverso la ricognizione ravvicinata delle varianti dei dattiloscritti riccionesi del "Sentiero", che introduce l’esame comparatistico con testi poco conosciuti dell’esordio). In appendice ai due saggi che costituiscono il volume è riportata un’ampia sezione documentaria,che include un’antologia delle cronache sul Premio. A rigor documentario è raccolta anche una corposa selezione delle recensioni coeve al "Sentiero" e a "Ultimo viene il corvo", utili per la ricostruzione del dibattito critico sollevato all'uscita dei testi, condizionante per l’immagine dello scrittore. Al centro del volume il bel Portfolio a cura di Antonella Bacchini, che riproduce un’antologia d’immagini della mostra “Il Premio Riccione 1947 e Italo Calvino”.
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