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La presidenza più lunga. I poteri del capo dello Stato e la Costituzione
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La presidenza più lunga. I poteri del capo dello Stato e la Costituzione - Vincenzo Lippolis,Giulio Maria Salerno - copertina
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presidenza più lunga. I poteri del capo dello Stato e la Costituzione

Descrizione


Giorgio Napolitano è stato l'unico Presidente rieletto. Una scelta, come affermato nel discorso del secondo insediamento, "pienamente legittima, ma eccezionale". Eccezionale non solo per la novità che ha interrotto una prassi consolidata, ma per il particolare contesto entro cui si è realizzata. Già nel corso del primo mandato l'attività di Napolitano si era dispiegata con un impatto del tutto peculiare sul sistema politico-istituzionale, ma i due mandati vanno guardati come un'esperienza unitaria. La figura del capo dello Stato è stata infatti costantemente al centro delle vicende politiche, nazionali ed internazionali, con tratti innovativi, a volte discussi e non sempre, e non da tutti, condivisi. Ma la "presidenza più lunga" dell'esperienza repubblicana non ha dato corpo ad un'anomala forma di presidenzialismo. Si è mantenuta nel solco costituzionale, a dimostrazione dell'elasticità propria del ruolo presidenziale all'interno del nostro regime parlamentare. Un "motore di riserva" nelle fasi di instabilità politica.
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Dettagli

2016
26 maggio 2016
287 p., Brossura
9788815264343
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Indice

Avvertenza
I. Il presidente della Repubblica: una figura dai molti volti
1. Un potere neutro, un soggetto politico
2. Che cosa determina il ruolo del capo dello Stato nei regimi parlamentari
3. Il ruolo «a fisarmonica» del presidente in Italia dalla Prima alla Seconda Repubblica e nella crisi del bipolarismo
II. Il presidente e l'instabilità del sistema politico
1. Il tormentato cammino del II governo Prodi: un assemblaggio di troppi partiti con una maggioranza problematica. Il tentativo Marini e lo scioglimento anticipato
2. Dal IV governo Berlusconi al governo Monti, ovvero dal disfacimento della grande maggioranza elettorale al governo dei tecnici: l'emergenza internazionale e la tesi del complotto
3. Le dimissioni del governo Monti e la conclusione anticipata della XVI legislatura
4. Lo scioglimento delle camere secondo Napolitano: un potere presidenziale da esercitare in assenza di alternativa
5. Le elezioni del febbraio 2013 e il fallimento del tentativo Bersani: il ruolo del capo dello Stato in caso di mancanza di una maggioranza certa
6. L'intrecciarsi della crisi di governo con la scadenza del mandato di Napolitano. La nomica di un comitato di saggi: un ponte verso l'elezione del nuovo presidente prima della soluzione della crisi
7. La rielezione di Napolitano e la formazione del primo esecutivo di grande coalizione in Italia presieduto da Enrico Letta: un blocco unico
8. Dal governo Letta al governo Renzi: dalle larghe intese a una nuova stabilità, passando per la condanna di Berlusconi, l'archiviazione della denuncia per attentato alla Costituzione e il Patto del Nazareno
9. Le dimissioni di Napolitano
III. L'arbitro della legislazione
L'unico rinvio di una legge alle camere: il collegato lavoro
2. Le esternazioni legislative: libere, di accompagnamento, a doppio registro, a valenza politica diffusa
3. Le esternazioni di accompagnamento alla promulgazione: una legge mal scritta (in materia di sicurezza) e una legge mal concepita (la riforma universitaria)
4. La prima esternazione con avvertimento nei confronti del governo Berlusconi: l'attenzione sulle procedure di bilancio
5. Una doppia esternazione: il lodo Alfano
6. Le dichiarazioni «ad adiuvandum» sui provvedimenti d'urgenza in materia economico-finanziaria e sugli ospedali psichiatrici
7. Gli interventi critici o favorevoli nel corso del procedimento legislativo: dalle intercettazioni telefoniche alle immunità per le alte cariche dello Stato, dall'Imu al principio del pareggio di bilancio
8. I controlli presidenziali sui decreti legge
9. Il rinvio di un decreto legge: il decreto Bondi sui teatri lirici
10. Il rifiuto di un decreto legge: il caso Englaro
11. Il rifiuto di un decreto legislativo: il federalismo fiscale municipale
12. Emancipazione di decreti legge accompagnati da esternazioni critiche e non convertiti: i rifiuti in Campania e il «salva liste»
13. Le esternazioni sull'emendabilità dei decreti legge: un'azione di pressione congiunta con la Corte costituzionale (sent. n. 22/2012)
14. Un ritiro di un decreto legge per eterogeneità di contenuto: il decreto «salva Roma»
15. Un'altra esternazione in tema di promulgazione della legge di conversione dei decreti legge: il dilemma del prigioniero
IV. La presidenza del Consiglio superiore della magistratura e il difficile rapporto tra giustizia e politica
1. Giustizia e politica: un rapporto conflittuale
2. Sulle derivazioni del Csm: la precisazione dei limiti costituzionali
3. Sulle leggi «ad personam»: i «messaggi in bottiglia»
4. Le nomine dei ministri coinvolti in vicende giudiziarie: i casi Brancher e Romano
5. La questione carceraria e il messaggio inviato alle camere sull'amnistia
6. Il potere presidenziale di grazia: i casi Sallusti e Romano, e la grazia non richiesta e non concessa a Berlusconi
7. Le disfunzioni della giustizia
8. Il conflitto di attribuzione con la Procura di Palermo: in difesa delle prerogative del Quirinale
V. Le relazioni internazionali e la presidenza del Consiglio supremo di difesa
1. Le relazioni internazionali e la presidenza Napolitano
2. La politica di sicurezza e l'accresciuto ruolo del Consiglio supremo di difesa: le missioni militari all'estero e la vicenda degli aerei F35
3. La crisi libica
VI. Il tutore dell'appartenenza dell'Italia all'Unione Europea
1. L'impegno europeistico del presidente
2. Verso l'interno: la missione militare in Libano, la crisi di governo del 2011 e il «fiscal compact»
3. Verso l'esterno: i rapporti con i partner europei e le rassicurazioni sul futuro dell'Italia nell'Unione
4. Il secondo mandato: per un nuovo corso nelle politiche dell'Unione e contro l'antieuropeismo
VII. L'impulso presidenziale alle riforme del sistema politico-istituzionale
1. I presidenti della Repubblica e le riforme istituzionali
2. Le linee guida di Napolitano: l'ancoraggio ai lineamenti essenziali della Costituzione, riforme mirate e condivise, l'autoriforma della politica
3. I tentativi falliti di riforma nel corso del primo settennato: la revisione costituzionale della forma di governo e la modifica delle leggi elettorali
4. Le critiche del presidente a conclusione del primo mandato
5. Le riforme istituzionali avviate nel secondo mandato
VIII. L'eredità di Napolitano
1. Il capo dello Stato secondo Napolitano
2. La trasparenza e la comunicazione nella presidenza Napolitano: pregi e rischi
3. Non un presidenzialismo a Costituzione invariata, ma prestazioni di unità e «motore di riserva» nelle situaizoni di crisi
4. Un sistema parlamentare a tutela presidenziale eventuale e variabile
5. Il capo dello Stato nella riforma dell'ordinamento costituzionale: quali prospettive per l'eredità di Napolitano?
Riferimenti bibliografici
Indice dei nomi

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