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Partendo subito dalle questioni di soldi, il prezzo è davvero onesto: 5 racconti illustrati dall'ottimo Antonio Proietto e copertina rigida, un acquisto che si può decisamente fare! Sono racconti che quando li leggi, come sintetizzato perfettamente da Sacha Naspini, "non si ha mai l'impressione di essere arrivati da qualche parte". Non temete: Paolo Merenda non scrive come Carver, non correte il rischio di impiccarvi in cerca di un finale. Semplicemente, il ragazzo (che ormai anagraficamente sarebbe un uomo, ma i personaggi dei suoi racconti rivelano brutalmente gli aspetti più adolescenziali del suo carattere) scrive così, senza una costruzione per forza logica e cronologica degli eventi. Esperienze presenti e ricordi passati si susseguono proprio come nella vita di tutti i giorni. Ragazzi troppo cresciuti ricordano con nostalgia un passato fatto di pochi soldi, cassette registrate passate da fratelli o amici più grandi, in sella a motorini scassati e in perenne ricerca del fine ultimo dell'uomo: un luogo caldo dove infilarsi. Così, tra quello che sembra talvolta un manuale di punk/hardcore e talaltra un inno al cinema porno (con una predilezione per il sesso anale), si snocciolano esistenze precarie vissute in una pianura padana "grigia anche d'estate", dove le donne sono esseri che portano con sé le gioie del sesso e le (fievoli) speranze in un futuro migliore e dove gli amici sono rifugi coi quali condividere le proprie insicurezze. In particolare, considero "Villaggio Shangai" un piccolo commovente capolavoro dove, alla musica, alle ragazze e alla trasgressione da poveracci con le pezze nel sedere, si unisce una riflessione più profonda, legata a un'inaspettata tragedia. Per concludere: ragazze, dopo aver letto questi racconti potreste sentire il desiderio irrefrenabile di regalarvi una depilazione brasiliana, o di strapparvi la maglietta mentre siete in coda all'ufficio postale. Così, tanto per omaggiare il il vostro nuovo guru: Paolo Merenda.
Racconti pieni di musica, tour, sesso, ma tutti contornati da tanto amore e voglia di famiglia. Consiglio a tutti di leggerlo anche a chi non si interessa di punk, perchè questo libro non parla solo di musica, ma anche di adolescenza, amore, voglia di cambiare la propria vita. Paolo Merenda è un ottimo scrittore, che non rompe le scatole con scrittura forbita e monotona.
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