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Anno edizione: 2020
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«Sono passati dodici anni dalla grande crisi finanziaria del 2008 e il mondo intero è di nuovo investito da una crisi persino più devastante, che ha attaccato la nostra stessa possibilità di sopravvivenza. Erano questi eventi imprevedibili? Quel che è certo è che la crisi generata dal Covid-19 sta facendo saltare i meccanismi fragili sia del sistema economico sia di quello istituzionale, ovvero sta mettendo sotto gli occhi di tutti i guasti del nostro sistema di vita nella sua totalità.»
Alle tante vittime del Covid-19 se ne aggiunge un'altra: il sistema. Il virus ha messo a nudo le fragilità e l'inadeguatezza del modello sociale, economico e politico su cui il mondo ha lungamente scommesso alla cieca, confidando in un una classe dirigente neoliberista certa di poter risolvere qualsiasi tipo di crisi senza cambiare rotta. Eppure le crisi che si sono succedute dal 2008 in avanti hanno dimostrato l'inadeguatezza di tale modello nel garantire alle persone un mondo più giusto e sostenibile. Fatto sempre più brutalmente evidente con l'esplosione della pandemia: il vecchio modello neoliberista è superato, non è più replicabile in questa nuova fase della nostra storia. Gli economisti Fabrizio Barca ed Enrico Giovannini dialogano e ripercorrono la strada che ha portato il modello neoliberista a schiantarsi. Indicano il sentiero stretto e in salita che la società civile e una nuova classe politica progressista dovranno percorrere per ripensare il mondo secondo altri principi. Non sarà un percorso facile perché il capitalismo sfrenato degli ultimi quarant'anni, nell'imporsi su tutto e tutti, non si farà strappare il potere facilmente. Le azioni da compiere sono molte: bisognerà reinventare il modo di calcolare le diverse forme di capitale andando oltre l'inappropriata misura del prodotto interno lordo; sarà indispensabile imparare a governare la trasformazione digitale in direzione di una conoscenza accessibile a tutti e indirizzarla alla giustizia sociale e ambientale; sarà anche necessario trovare un nuovo sistema di tassazione, che tenga conto del valore dei big data nelle mani di Facebook e delle altre big company del digitale; bisognerà ridare voce ai cittadini e ai lavoratori, così come prevede la nostra Costituzione, affinché scelgano e non subiscano il futuro; sarà necessario azzerare i privilegi delle multinazionali: il caso della pandemia ci ha mostrato quanto questo sia vitale nel settore farmaceutico. Per fare tutto ciò serve mettere in campo forze nuove, giovani, con una visione e la determinazione al cambiamento.
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