Quello che ho amato

Cara Siri, che scrittura superba, fine, minuziosa. Peccato tu abbia scritto pochi romanzi. Divorato in 2 giorni e vorrei già rileggerlo!!

L'aspetto che ho più apprezzato di questo romanzo è il viaggio nelle gallerie di arte moderna tra gli anni '70 e '80 a New York, dove l'arte (se tale si può definire) si fonde nella realtà fino a divenire strumento di trasgressione estrema e smarrimento. Ho trovato la seconda parte un po' lenta e un po' azzardata la parentesi crime delle ultime pagine, ma in generale un romanzo interessante e coinvolgente. Come non voler tirare due schiaffi a Mark, forse il più detestabile personaggio della letteratura.

L’interesse principale di Siri H., come si desume anche da altri libri, è l’esperienza soggettiva con la sua capacità di filtrare realtà le persone rendendole sempre diverse. Un altro interesse è l’arte - il processo creativo e le regole che governano il suo attuale mercato, favorendo il successo immediato di artisti che non è certo reggeranno alla prova della Storia. Entrambi questi aspetti sono centrali in Quello che ho amato, dove un ragazzo a cui il protagonista è affezionato può apparire alternativamente indifeso e pericoloso, e dove l’Arte può essere espressione degli affetti e passioni di una vita come di una psicopatologia con derive a delinquere. Romanzo dall’intreccio complesso, che ho letto con passione almeno avendo a cuore i temi suddetti.