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Quer pasticciaccio brutto de via Merulana - Carlo Emilio Gadda - copertina
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Quer pasticciaccio brutto de via Merulana
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Quer pasticciaccio brutto de via Merulana - Carlo Emilio Gadda - copertina
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Descrizione


Roma durante il fascismo. Il commissario di polizia don Ciccio Ingravallo è incaricato di svolgere un'inchiesta su un furto di gioielli avvenuto al 219 di via Merulana, una via popolare nel cuore di un vecchio quartiere. Nella casa abitano due amici del commissario: i coniugi Balducci, dai quali è solito andare a pranzo nei giorni festivi. Per lo scapolo don Ciccio Liliana Balducci è l'incarnazione della dolcezza e della purezza femminile. Un mattino, Liliana viene selvaggiamente assassinata nel suo appartamento: il furto dei gioielli e l'assassinio sono opera di una stessa persona? Da questi episodi prende il via il romanzo gaddiano, che, apparso in "Letteratura" nell'immediato dopoguerra, fu scritto a Firenze nel ricordo di un lontano soggiorno nella capitale (1926-27). Basandosi su un reale fatto di sangue, Gadda costruisce un intrigo poliziesco che gioca su un duplice registro: può essere letto, infatti, come eco del mondo e come bricolage letterario. Prefazione di Pietro Citati e nota di Giorgio Pinotti.
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Dettagli

2011
Tascabile
304 p., Brossura
9788811694625

Valutazioni e recensioni

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Giorgio g
Recensioni: 3/5

Anche questo romanzo fa parte dei “Cento libri che rendono più ricca la nostra vita” che ci ha proposto Piero Dorfles. Due sono gli episodi salienti: un furto e la barbara uccisione di una donna, mentre del primo si individua l’autore, del secondo non viene rivelato. Non si apprezzano termini come “pescecanucoli” oppure anche “e l'unità gamica di cui si rivendica la pertinenza include altresì un quanto economico” oppure ancora “sopravveniva davvero il feffe-feffe, a tutta faffa” ed una continua enfatizzazione. Una lettura resa altresì ardua dai termini dei dialetti romanesco e napoletano e che rende la lettura vieppiù ostica. Una lettura, infine, che sarebbe meglio risparmiarsi.

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Luigi Murtas
Recensioni: 4/5

Romanzo caleidoscopico, l'indagine poliziesca è solo un pretesto per delineare figure, idealtipi e servi sciocchi di questa commedia dell'arte romanesca. E' scontato che il colpevole non si trovi.

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zetatre
Recensioni: 5/5

Geniale e sempre sorprendente! Si destreggia con le lingue che usa in modo magistrale e unico! Il suo racconto è semplicemente incantevole! Ti accompagna, con inusitata ironia, dentro la realtà senza che tu possa ... resistere! L'ho ascoltato nella interpretazione di Fabrizio Gifuni: perfetto!

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Conosci l'autore

Carlo Emilio Gadda

1893, Milano

Carlo Emilio Gadda è stato uno scrittore italiano. Fece tutti i suoi studi a Milano, fino a quelli di ingegneria. Combattente nella prima guerra mondiale, fu fatto prigioniero e trasse da queste esperienze un Giornale di guerra e di prigionia, pubblicato più tardi (1955). Negli anni Venti svolse la professione di ingegnere, in Italia e all’estero, collaborando nel frattempo alla rivista fiorentina «Solaria», nelle cui edizioni pubblicò gran parte delle sue prime opere narrative: La Madonna dei filosofi (1931) e Il castello di Udine (1934). Da Milano, dov’era tornato a stabilirsi, si trasferì nel 1940 a Firenze, e qui risiedette quasi ininterrottamente fino al 1950. Visse da allora a Roma, dove lavorò per il terzo programma radiofonico...

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